Tzunami - Seismòs...

Tzunami

Seismòs, dalla radice sanscrita tuesami – da cui tzunami –, “sono sconvolto, eccitato, sbigottito”, significa letteralmente “scuotimento, burrasca, terremoto, sisma”. La tempesta vera, la sensazione che la barca affondi tra le acque agitate del mare, è più nell’anima e nella mente che fuori. La tempesta, come la valle oscura e i sentieri senza via di fuga, il più delle volte è dentro, dentro la mente. Lo tzunami provocato dai nostri pensieri, dalla serie tempestosa dei nostri dialoghi interiori è dentro, dentro di noi.
Perché avete paura, gente di poca fede? Poca fede, tanta paura. Tanta fede, poca paura. Che siamo gente di poca fede è reso evidente dal fatto che abbiamo paura, tanta paura, paura che si trasforma in ansia, fretta, sensi di colpa, indifferenza, rabbia, ira furibonda, conflitto, ambizione, ma sempre di paura si tratta. Fede non è credere in Dio, credere che Lui c’è, credere è prima di tutto non dubitare mai di Lui, della sua predilezione e del suo amore, non pensare mai male di Lui, non permettere mai alla mente, per nessun motivo, di considerarlo colpevole o responsabile dei nostri guai. Aver fede in Lui è fidarsi di lui, è fidarsi talmente del suo amore da abbandonarsi in lui fino a rilassarsi. Sì, fede è rilassarsi completamente in Dio, perché lui è il Signore di tutto e di ogni cosa, ci ama come noi non potremmo nemmeno immaginare, ci tiene in braccio e ci stringe teneramente alla sua guancia. Fede è abbandonarsi fino a rilassarsi completamente in Dio, qualsiasi cosa accada.
Fede è non agitarsi, l’agitazione aggiunge forza al vigore dello tzunami interno o esterno che sia. Fede è non sorprendersi, la sorpresa e lo sgomento aggiungono estensione allo tzunami. Fede è non spaventarsi, spavento e inquietudine aggiungono profondità e peso allo tzunami. Fede è non creare ansia perché l’ansia aggiunge resistenza allo tzunami. È non esercitare pressione, quella pressione psichica che aggiunge efficacia e durata allo tzunami. Fede è non opporsi, non entrare in conflitto. Opposizione e conflitto sono la modalità certa per farsi avvolgere dalle spire mortali, per far parte integrante dello tzunami stesso.
Qualsiasi cosa ti accada, abbi fede. Mantieni la fede, aumenta la fede, abbandonati in Lui, rilassati in Lui. Sempre e in qualsiasi occasione, felice o triste, amalo con tutte le forze e sentiti amato. Qualsiasi cosa accada non combattere, medita i fatti nel tuo cuore e impara ad amare di più, medita e respira a fondo e a ogni respiro ringrazia profondamente. Medita e ringrazia, non ribellarti, non entrare in sfida con Dio, non urlargli contro, come i discepoli sulla barca, il suo presunto disinteresse: Salvaci, Signore, siamo perduti! Non entrare in sfida, non entrare in giudizio con il prossimo, non combattere, l’unico risultato sicuro di ogni guerra sono i morti e il sangue sparso. Medita e ringrazia sempre e comunque, nulla è mai per caso, Dio non ti ha abbandonato. Anche se tutte le evidenze sembrano dire il contrario, Lui è con te con tenerezza infinita e gentilezza suprema; chiedi perdono per le ferite agli altri inferte e perdona per le ferite dagli altri a te provocate e non dubitare. Ogni tzunami è più facile scioglierlo con il sorriso della fede che con il blocco della paura. Maria Santissima nella sua vita terrena ha dovuto superare tzunami imprevisti e impietosi, ed è vera maestra nella fede e nell’abbandono, nella meditazione e nella lode. Da lei corriamo per imparare, a lei ricorriamo quando lo tzunami arriva segretamente nel cuore o gigantesco e improvviso dai quattro venti.

Vangelo di Matteo 8,23-27

In quel tempo, 23 salito Gesù sulla barca, i suoi discepoli lo seguirono. 24 Ed ecco, avvenne nel mare un grande sconvolgimento, tanto che la barca era coperta dalle onde; ma egli dormiva.
25
Allora si accostarono a lui e lo svegliarono, dicendo: «Salvaci, Signore, siamo perduti!» 26 Ed egli disse loro: «Perché avete paura, gente di poca fede?» Poi si alzò, minacciò i venti e il mare e ci fu grande bonaccia.
27
Tutti, pieni di stupore, dicevano: «Chi è mai costui, che perfino i venti e il mare gli obbediscono?»