Preparati - Gerusalemme...

Preparati

Gerusalemme, Gerusalemme, hai ucciso e lapidato i profeti che sono stati mandati a te per prepararti all’incontro con Colui che viene a offrire salvezza. Gerusalemme, Gerusalemme, hai ucciso e lapidato i profeti che sono stati mandati a te e così non solo non ti sei preparata all’incontro con Colui che viene a donare salvezza, ma hai aperto le porte per far entrare tra le tue mura colui che viene a portare distruzione e devastazione. Gerusalemme, Gerusalemme, non hai voluto incontrare Colui che viene a offrire salvezza e, ormai, colui che porta con sé distruzione e devastazione è dentro di te, ragiona in te, parla in te, si muove in te. Gerusalemme, Gerusalemme, non hai accettato che Colui che viene a offrire salvezza raccolga i tuoi figli come fa una chioccia con i suoi pulcini sotto le sue ali, per proteggerli, metterli al riparo, accudirli, guidarli. Gerusalemme, Gerusalemme, non hai accettato di metterti sotto le ali di Colui che viene a offrire salvezza, e ti sei fatta proteggere dai lupi rapaci del mondo, che sono entrati tra le tue mura per sbranarti, ti sei fatta difendere dai poteri forti e violenti degli imperi, che non hanno altro in cuore che approfittare di te e saccheggiarti, hai affidato la tua vita in mano a re senza scrupoli che non desiderano altro che schiavizzarti e sottometterti, a politici corrotti che non sanno fare altro che organizzare i propri interessi, a scienziati senza amore, a maghi, istrioni, falsi illuminati e profeti senza onore, che amano solo il denaro e il potere.
Preparati, popolo della vecchia Gerusalemme, preparati perché quello che non hai cantato al tuo Signore in sapiente gratitudine e intelligente riconoscenza, lo hai proclamato al principe delle tenebre e della morte e, prima che il Signore torni, il principe del male si sta organizzando in tutto il mondo per attirarti nel suo abisso. Preparati, popolo della vecchia Gerusalemme, preparati perché le porte che non hai aperto al tuo Signore nella gioia e nell’amore, le hai aperte al principe della separazione e dell’inganno e, prima che il Signore torni, il principe del male sarà entrato in ogni tua strada, piazza, stanza e giaciglio.
Figli di Gerusalemme, vi siete vergognati di Colui che viene a offrire salvezza e lo avete disprezzato, per osannare colui che porta con sé distruzione e devastazione. Figli di Gerusalemme, la vostra scelta è rispettata ed ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Figli di Gerusalemme, siete stati abbandonati a voi stessi e non vedrete più il volto di Colui che viene a offrire salvezza, fino al giorno in cui Colui che viene a offrire salvezza tornerà, e tutta l’umanità canterà: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! In quel giorno finiranno le argomentazioni, le filosofie, le ideologie, le discussioni, i pareri, le opinioni, i parlamenti, i ragionamenti, le dimostrazioni, le dottrine, le culture, e tutto sarà sostituito dal canto dolcissimo e solenne dell’umanità risvegliata e amante della nuova Gerusalemme.
La nuova Gerusalemme non si rivolgerà più a Colui che viene a offrire salvezza con le parole e i discorsi, ma solo con il canto, il canto che nascerà dalla profondità del cuore e con tutta la forza dell’intelligenza: Benedetto colui che viene nel nome del Signore!

Vangelo di Luca 13,31-35

31 In quel momento si avvicinarono a Gesù alcuni farisei a dirgli: «Parti e vattene via di qui, perché Erode ti vuole uccidere».
32 Egli rispose loro: «Andate a dire a quella volpe: “Ecco, io scaccio demòni e compio guarigioni oggi e domani; e il terzo giorno la mia opera è compiuta. 33 Però è necessario che oggi, domani e il giorno seguente io prosegua nel cammino, perché non è possibile che un profeta muoia fuori di Gerusalemme”.
34 Gerusalemme, Gerusalemme, tu che uccidi i profeti e lapidi quelli che sono stati mandati a te: quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli, come una chioccia i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! 35 Ecco, la vostra casa è abbandonata a voi! Vi dico infatti che non mi vedrete, finché verrà il tempo in cui direte: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore!”»