Pietre - Sono i...

Pietre

Sono di pietra le parole, le argomentazioni, le dimostrazioni, le deduzioni. Sono di pietra le domande, i pregiudizi, le convinzioni, le certezze. È di pietra l’arroganza, la presunzione, la superbia, la prepotenza. Sono di pietra le provocazioni, gli interpretativi, le offese, le ingiurie, le calunnie. Sono di pietra le intenzioni, le beffe, gli scherni. È di pietra la protervia nel negare l’evidenza, la logica perversa, la velenosa stupidità, l’ignoranza saccente. Sono di pietra i cuori che ridicolizzano, scherniscono, dileggiano, deridono. Sono di pietra gli spiriti che non sono grati davanti a tanta bellezza. Sono di pietra gli occhi che non vogliono vedere il bagliore di tanta grazia. Sono di pietra le orecchie che non vogliono conoscere la profondità e la novità di tanta sapienza e verità. Sono di pietra i cuori che non si lasciano inebriare da tanto amore sconfinato e da tanta dolcezza indicibile. Quando le pietre sono nei pensieri, di pietra diventa il cervello, granitica è la stupidità e l’ignoranza. Quando le pietre sono nel cuore, di pietra diventano le mani, granitica è la violenza e l’aggressività. 
Raccolgono pietre per gettarle a Gesù. Quelle che raccolgono dalla strada non sono pericolose e letali come quelle che raccattano nella cava del loro cuore. Raccolgono pietre per gettarle a Gesù, in realtà raccolgono se stessi, i propri cuori e le proprie menti per sommergere Gesù con tutta la durezza, l’amarezza e l’aggressività del loro mondo interiore. Raccolgono pietre per gettarle a Gesù, ma perché? Perché quando l’uomo accetta di trasformare il proprio cuore in pietra e il proprio cervello in sasso, non può più usarli per amare e donare, ma solo ed esclusivamente per ferire, e dunque non gli resta altro che usare cuore e cervello per gettarli addosso agli altri con aggressività e violenza e colpire, colpire, colpire. Satana lo sa bene.  

Vangelo di Giovanni 8,51-59

In quel tempo, Gesù disse ai Giudei: 51 «In verità, in verità io vi dico: “Se uno osserva la mia parola, non vedrà la morte in eterno”». 52 Gli dissero allora i Giudei: «Ora sappiamo che sei indemoniato. Abramo è morto, come anche i profeti, e tu dici: “Se uno osserva la mia parola, non sperimenterà la morte in eterno”. 53 Sei tu più grande del nostro padre Abramo, che è morto? Anche i profeti sono morti. Chi credi di essere?»
54
Rispose Gesù: «Se io glorificassi me stesso, la mia gloria sarebbe nulla. Chi mi glorifica è il Padre mio, del quale voi dite: “È nostro Dio!”, 55 e non lo conoscete. Io invece lo conosco. Se dicessi che non lo conosco, sarei come voi: un mentitore. Ma io lo conosco e osservo la sua parola. 56 Abramo, vostro padre, esultò nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e fu pieno di gioia». 57 Allora i Giudei gli dissero: «Non hai ancora cinquant’anni e hai visto Abramo?» 58 Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: prima che Abramo fosse, Io Sono».
59
Allora raccolsero delle pietre per gettarle contro di lui; ma Gesù si nascose e uscì dal tempio.