Perdono - Lo scandalo...

Perdono

Lo scandalo più terribile che si possa causare sotto il cielo è fare in modo che i piccoli, i semplici della terra non possano più usare la fede per guardare la vita con gli occhi di Dio e vivere felici e in pace.
Il modo sicuro per impedire ai piccoli della terra di vivere con la forza e la luce della fede è costringerli alla miseria, prostrarli nell’indigenza, ferirli nell’anima e violentarli nella dignità così da far scatenare in loro il dubbio di essere prediletti e amati da Dio, fino al punto di spingerli a pensare male di Dio, accendendo inevitabilmente in loro la rabbia, l’ira e il desiderio di rivalsa, sfida e vendetta. E pensare male di Dio è il sistema più efficace per non poter più usare la forza e la luce della fede.
L’unico modo per i piccoli della terra di non perdere la fede e vivere la forza, la luce, l’intelligenza, la potenza incommensurabile della fede, è perdonare, perdonare sempre tutti coloro che, contro di loro, operano con determinazione e risolutezza per costringerli a pensare male di Dio, per incatenarli nella rabbia. Perdonare ogni male ricevuto è l’unico modo per i piccoli della terra per non pensare male di Dio e non perdere così la potenza della fede. Senza fede in se stesso, in Dio e nella vita un uomo è debole e miserabile.

Vangelo di Luca 17,1-6

In quel tempo, Gesù 1 disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. 2 È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. 3 State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. 4 E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
5
Gli apostoli dissero al Signore: 6 «Accresci in noi la fede!» Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».