Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 19 Aprile 2024

3a settimana di Pasqua

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 9,1-20; Salmo 116,1-2; Vangelo di Giovanni 6,52-59

Salmo 116,1-2

Andate in tutto il mondo e proclamate il Vangelo.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

1 Genti tutte, lodate il Signore,
popoli tutti, cantate la sua lode.

2 Perché forte è il suo amore per noi
e la fedeltà del Signore dura per sempre.

Vangelo di Giovanni 6,52-59

In quel tempo 52 i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?»
53
Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. 54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. 55 Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. 57 Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me.
58
Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno».
59
Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

Inquinare

Inquinamento è tutto ciò che altera le caratteristiche funzionali e strutturali di un sistema vitale organizzato ed è dunque nocivo e mortale per il sistema stesso e per tutti i sistemi a esso collegati. Un pesticida rilasciato nel terreno, per esempio, inquina il terreno, le falde acquifere sottostanti, la vegetazione spontanea o coltivata che quel terreno produce, avvelena i frutti di quella vegetazione, avvelena le api che hanno un contatto con le piante di quel terreno, avvelena i topi e di conseguenza i falchi che si cibano di topi e così via. Non esiste in sé una sostanza inquinante, ma diventa inquinante qualsiasi sostanza o evento che altera le interrelazioni dei flussi di energia di un sistema e che il sistema stesso non riesce a compensare con una naturale reazione capace di annullarne gli effetti negativi. A volte in natura ciò che è velenoso per una specie può essere vitale per un’altra, come è accaduto per le prime forme di vita quando immisero ossigeno nell’atmosfera come prodotto di scarto per esse velenoso ma indispensabile per l’evoluzione della vita sulla terra. Anche cause naturali possono provocare alterazioni sfavorevoli alla vita, ma il termine inquinamento si riferisce specificamente a un’attività antropica, prodotta dall’uomo. In questo senso l’inquinamento è una forma di contaminazione che avviene attraverso il rilascio di sostanze, materiali, energie, frequenze, onde, campi magnetici dannosi per l’ambiente e per la salute degli esseri umani, capaci di interferire con i naturali meccanismi di funzionamento degli ecosistemi o di compromettere la qualità della vita. Ci sono moltissimi tipi di inquinamento: inquinamento atmosferico, del suolo, inquinamento idrico, acustico, fotochimico, elettromagnetico, genetico, alimentare, termico, biologico, agricolo, e molti, molti altri, e tutti hanno in comune il fatto di danneggiare, distruggere, sporcare, intossicare, uccidere. Anche una sostanza apparentemente innocua può essere, in un determinato ambiente, fortemente inquinante e dunque mortale, infatti, versando per esempio molto sale in uno stagno o in un terreno, l’ecosistema ne può risultare seriamente danneggiato. La sopravvivenza dell’uomo è legata al fatto di vivere in un ambiente sano, non inquinato e di assumere le energie a lui indispensabili da alimenti e liquidi sani e adatti al suo metabolismo e alla sua struttura elettro-bio-chimica. A questo proposito ecco cosa afferma Gesù tra lo stupore, e l’aspra discussione dei ben pensanti del suo tempo: chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna, e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne [greco: sàrx] è vero [greco: alethès] cibo [greco: bròsis], e il mio sangue [greco: àima] è vera bevanda [greco: pòsis]. Gesù parla della sua carne come cibo e del suo sangue come bevanda affiancando a cibo e bevanda un aggettivo: vero. L’aggettivo alethès, “vero, sicuro, fidato” – etimologicamente, “ciò che non è nascosto” – esprime il concetto di “saldo, valido; giusta via, veracità, realtà innegabile di fatto”. I termini carne e sangue indicano la completezza e la totalità di Gesù stesso, della sua vita, della sua Parola, della sua essenza divina e umana. Giovanni è l’unico tra gli evangelisti a non aver parlato dell’ultima cena, ma rivela il mangiare e bere la carne-vita-sangue di Gesù come l’unico modo per rimanere in Lui e affinché Lui rimanga in noi.
L’uomo non vive di solo pane, cioè di sola alimentazione fisiologica ma anche di tutto ciò che alimenta la sua mente e il suo spirito. Come ci sono alimenti dedicati, ma inquinati e perciò velenosi, per il metabolismo fisiologico dell’uomo, allo stesso modo, ci sono alimenti dedicati, ma inquinati e perciò velenosi, per il suo metabolismo mentale e spirituale. In tutte le sue dimensioni, fisica, psichica e spirituale, per l’uomo è indispensabile alimentarsi di energia sana e a lui dedicata, altrimenti muore.
Con la sua affermazione, Gesù si pone come l’unico vero, sano, sincero, adatto, vitale cibo, come l’alimentazione completa per l’uomo e per l’umanità. Gesù si esprime senza mezzi termini: in lui e in lui solo l’uomo può alimentarsi di conoscenza, scienza, energie psichiche, salute, genialità, creatività, sapienza, libertà, capacità relazionali, intelligenza, compassione, coraggio, amore, passione, gioia, benessere, pace. Tutti gli altri cibi, secondo le parole di Gesù, forniti dall’uomo all’uomo, tutte le altre forme di alimentazione umana sono inautentiche per l’energia dedicata di cui l’uomo abbisogna.
L’uomo può assorbire energia inquinata fondamentalmente in due modi. Può essere avvelenato da strutture e sostanze a lui dedicate ma inquinate, oppure può essere avvelenato da strutture e sostanze assolutamente a lui non dedicate. Nel primo caso può essere un esempio una mela avvelenata da pesticidi: la mela è una struttura, una sostanza dedicata al metabolismo dell’uomo ma, nel momento in cui viene inquinata, diventa per lui un vero e proprio veleno. Altro esempio è la spiritualità che, se da un lato è un’alimentazione perfetta per il metabolismo integrale dell’uomo, una volta inquinata da ignoranza e potere diventa religiosità superstiziosa che è puro veleno per la struttura spirituale dell’uomo. Nel secondo caso, invece, può essere un esempio mangiare un minestrone di petrolio e bulloni di acciaio, ne sono un esempio le culture e le ideologie, le morali, le politiche, le mode umane, che mai hanno dimostrato di avere alcun potere nutritivo dedicato al metabolismo integrale dell’uomo. In tutti e due i casi l’uomo si trova di fronte ad alimentazioni a lui non dedicate, dunque pericolose, velenose, necrotiche e prova ne è che non generano mai benessere e felicità per tutto l’uomo e per tutti gli uomini.
L’affermazione di Gesù è potentissima e inequivocabile: solo tutto quello che viene da lui, e non da intermediari o mediatori terreni, è perfettamente sano, vero, perfetto alimento dedicato all’uomo, figlio di Dio, e prova ne è che l’alimentazione che viene da lui genera benessere e felicità pieni per tutto l’uomo e per tutti gli uomini. 
Prima di morire completamente di fame e di sete l’umanità, ciascuno dei figli di Dio, può riscoprire la propria vera, reale, non nascosta, dedicata alimentazione: Gesù.