Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 21 Ottobre 2024

29a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera ai Efesìni 2,1-10; Salmo 99,2-5; Vangelo di Luca 12,13-21

Salmo 99,2-5

Il Signore ci ha fatti e noi siamo suoi.
Oppure: Salvati dall’amore, cantiamo un canto nuovo.

2 Acclamate il Signore, voi tutti della terra,
servite il Signore nella gioia,
presentatevi a lui con esultanza.

3 Riconoscete che solo il Signore è Dio:
egli ci ha fatti e noi siamo suoi,
suo popolo e gregge del suo pascolo.

4 Varcate le sue porte con inni di grazie,
i suoi atri con canti di lode,
lodatelo, benedite il suo nome.

5 Perché buono è il Signore,
il suo amore è per sempre,
la sua fedeltà di generazione in generazione.

Vangelo di Luca 12,13-21

In quel tempo, 13 uno della folla gli disse: «Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità». 14 Ma egli rispose: «O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?» 15 E disse loro: «Fate attenzione e tenetevi lontani da ogni cupidigia perché, anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende da ciò che egli possiede».
16 Poi disse loro una parabola: «La campagna di un uomo ricco aveva dato un raccolto abbondante. 17Egli ragionava tra sé: “Che farò, poiché non ho dove mettere i miei raccolti? 18 Farò così - disse -: demolirò i miei magazzini e ne costruirò altri più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. 19 Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; ripòsati, mangia, bevi e divèrtiti!” 20 Ma Dio gli disse: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato, di chi sarà?” 21 Così è di chi accumula tesori per sé e non si arricchisce presso Dio».

Metti via

Metti via, uomo. Raccogli cose, ammucchia denaro, ammassa proprietà, immagazzina possesso, deposita roba. Metti via, uomo, addensa ricordi, accatasta pensieri, moltiplica speranze, accumula consensi, stiva prestigio, capitalizza successo, concentra interessi, accentra reputazione, rastrella approvazione, incassa gloria, incamera trionfi. Metti via, uomo. Raccatta affetto, racimola spazio dentro gli altri, ricava attenzione, recupera stima, tesorizza aspettative, pigia sicurezza. Metti via, uomo, e sarai pronto ad acquistare potere, a requisire libertà, a espropriare dignità, a sequestrare felicità. Metti via, uomo, e pensa all’abbondanza solo per te e per quelli che sono a te cari, celebra il tuo culto al possesso, inneggia alla ricchezza, e conoscerai la miseria più abissale, la miseria di colui che, in tutta la vita, non conoscerà mai la felicità pur non mancandogli nulla, di colui che non conoscerà mai la pace nemmeno nelle comodità più ricercate.
Metti via, uomo, e non conoscerai mai la magnificenza regale di colui che sa veramente diventare ricco, che sa arricchirsi davanti a Dio, perché l’uomo che ammucchia non si arricchisce. Ma come si fa ad arricchirsi davanti a Dio? Per arricchirsi davanti a Dio non bisogna guadagnare, ammucchiare, mettere via, ma bisogna spendere, spendere sempre, in continuazione, senza freni e calcoli. Ma spendere cosa? Misericordia, compassione, comprensione, gratuità, gratitudine, perdono. C’è un solo modo per arricchirsi davanti a Dio ed essere felici: spendere amore.
Se non ti va di diventare ricco davanti a Dio allora non spendere, uomo, metti via. Metti via, uomo, e, tutto quello che avrai messo via, un giorno ti si mostrerà per quello che è, una discarica di proporzioni oceaniche che ti separa dalla luce di Dio, e che dovrai pazientemente attraversare senza affondare e scivolare, se un giorno vorrai raggiungere la vita senza fine nella luce del tuo Signore.