Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 20 Ottobre 2024

29a del Tempo Ordinario – Anno B

Parola del giorno
Isaìa 53,10-11; Salmo 32,4-5.18-20.22; Lettera agli Ebrei 4,14-16; Vangelo di Marco 10,35-45

Donaci o Signore il tuo amore

Salmo 32,4-5.18-20.22

Donaci, o Signore, il tuo amore: in te crediamo.

4 Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
5 Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

18 Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi confida nel suo amore,
19 per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

20 L’anima nostra attende il Signore:
egli è nostro aiuto e nostro scudo.
22 Su di noi sia il tuo amore, Signore,
come in te noi confidiamo.

Testo tradotto dall’ebraico

Vangelo di Marco 10,35-45

In quel tempo, 35 si avvicinarono a Gesù Giacomo e Giovanni, i figli di Zebedèo, dicendogli: «Maestro, vogliamo che tu faccia per noi quello che ti chiederemo». 36 Egli disse loro: «Che cosa volete che io faccia per voi?» 37 Gli risposero: «Concedici di sedere, nella tua gloria, uno alla tua destra e uno alla tua sinistra».
38 Gesù disse loro: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io bevo, o essere battezzati nel battesimo in cui io sono battezzato?» 39 Gli risposero: «Lo possiamo». E Gesù disse loro: «Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati. 40 Ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo; è per coloro per i quali è stato preparato». 41 Gli altri dieci, avendo sentito, cominciarono a indignarsi con Giacomo e Giovanni. 42 Allora Gesù li chiamò a sé e disse loro: «Voi sapete che coloro i quali sono considerati i governanti delle nazioni dominano su di esse e i loro capi le opprimono. 43 Tra voi però non è così; ma chi vuole diventare grande tra voi sarà vostro servitore, 44 e chi vuole essere il primo tra voi sarà schiavo di tutti. 45 Anche il Figlio dell’uomo infatti non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».

Sèrviti

Il fiume dice all’uomo: non sono tuo, ma sèrviti,
l’uomo dice al fiume: sei mio, servimi.
L’oceano dice all’uomo: non sono tuo, ma sèrviti,
l’uomo dice all’oceano: sei mio, servimi.
La foresta dice all’uomo: non sono tua, ma sèrviti,
l’uomo dice alla foresta: sei mia, servimi.
L’albero dice all’uomo: non sono tuo, ma sèrviti,
l’uomo dice all’albero: sei mio, servimi.
La terra dice all’uomo: non sono tua, ma sèrviti,
l’uomo dice alla terra: sei mia, servimi.
Il corpo dice all’uomo: non sono tuo, ma sèrviti,
l’uomo dice al corpo: sei mio, servimi.
L’animale dice all’uomo: non sono tuo, ma sèrviti,
l’uomo dice all’animale: sei mio, servimi.
L’Amore dice all’uomo: non sono tuo, ma sèrviti,
l’uomo dice all’Amore, sei mio, servimi.
La bellezza dice all’uomo: non sono tua, ma sèrviti,
l’uomo dice alla bellezza: sei mia, servimi.
La magnificenza dice all’uomo: non sono tua, ma sèrviti,
l’uomo dice alla magnificenza: sei mia, servimi.
La conoscenza dice all’uomo: non sono tua, ma sèrviti,
l’uomo dice alla conoscenza: sei mia, servimi.
La vita dice all’uomo: non sono tua, ma sèrviti,
l’uomo dice alla vita: sei mia, servimi.
La vita risponde: ricorda che io posso vivere senza di te,
ma tu non puoi vivere senza di me.