Letteralmente è scritto: Chi infatti è il più piccolo fra tutti voi, questi è grande. Secondo il vangelo colui che sa farsi piccolo in mezzo agli altri uomini è sempre grande davanti a Dio. Colui che sa farsi piccolo, secondo il vangelo, è colui che non solo sa rinunciare al sistema di pensiero imparato dal sistema e dall’addestramento del mondo, ma è onorato e grato a Dio di poterlo fare, e lo fa come un atto di amore e di intelligenza.
Colui che sa farsi piccolo, secondo il vangelo, è colui che fa della metànoia, cioè del mutamento del proprio orientamento mentale in nome di Dio e per amore di Dio, il cuore propulsore della sua stessa vita.
Colui che sa farsi piccolo, secondo il vangelo, è colui che rinuncia alle costruzioni mentali, ai dialoghi interiori dettati dall’invidia, dall’avidità, dall’ambizione, per edificare il proprio dialogo interiore pneumopsichico secondo le parole di Gesù e le sue ispirazioni. Colui che sa farsi piccolo, secondo il vangelo, è umile, mai sottomesso, accetta il presente ma non conosce la rassegnazione, perdona il male ricevuto ma non lo giustifica mai. Colui che sa farsi piccolo, secondo il vangelo, è colui che accetta di buon grado le persecuzioni, la solitudine, le incomprensioni, che derivano dall’aver scelto di rinunciare ai punti di vista del mondo, per abbracciare i punti di vista di Dio che Gesù ci rivela nel vangelo. Colui che sa farsi piccolo, secondo il vangelo, è colui che aderisce alle ispirazioni del vangelo prima che a qualsiasi altra ispirazione umana.
Colui che sa farsi piccolo, secondo il vangelo, è colui che agli occhi del mondo è un essere fragile, debole, banale, facilmente eliminabile, inconcludente, inaffidabile, imprevedibile come un bambino, mentre agli occhi di Dio è un essere potente, forte, invincibile, trasparente, affidabile, innovativo, meraviglioso come un bambino. Questione di punti di vista. Il punto di vista del mondo non coinciderà mai con il punto di vista di Dio. Il punto di vista del mondo è fedele solo all’invidia, alla sete di potere, all’avidità, al conflitto e alla competizione. Il punto di vista di Dio è fedele a se stesso, all’amore, alla verità e alla libertà, e soprattutto era, è e sarà sempre il punto di vista con cui tutto è stato creato e tutto sussisterà per sempre, in eterno.