L’obiettivo di Satana è uno: possedere.
Per arrivare a possedere una realtà è necessario separare quella realtà dalla sua sorgente o far sì che quella realtà si separi da sola dalla sua sorgente originaria, che per tutti e ogni cosa è l’amore di Dio.
Per separare una realtà dalla sua sorgente bisogna operare in contemporanea su due fronti. Per prima cosa Satana deve far di tutto per non farsi riconoscere, deve far credere in tutti i modi che lui non c’è, non esiste. Secondo, deve far di tutto perché Dio non venga riconosciuto e conosciuto, deve far credere in tutti i modi che Dio non c’è, non esiste. Non farsi riconoscere, far credere a tutti che lui non esiste, permette a Satana di operare con facilità e comodità a favore di ogni forma di divisione e separazione dell’uomo da se stesso, dal creato e dai fratelli. Far credere, invece, che Dio non esiste, gli permette di allontanare gli uomini dalla sorgente, creando così i presupposti perché l’uomo si separi, si allontani da se stesso e dalla sua sorgente divina. Satana per raggiungere il suo scopo deve assolutamente e sempre dedicare tutte le sue energie in questi due versanti, contemporaneamente. Una volta ottenuta in questo modo la separazione dell’uomo da se stesso, dagli altri, da Dio, ecco che l’uomo, l’umanità, il mondo sono pronti per essere posseduti, per essere presi e invasi completamente.
Gesù arriva in una città e in un istante libera un uomo dal possesso di Satana, da tutto questo perverso processo di distruzione; Gesù vorrebbe liberare anche l’intera città dalle spire del maligno, ma non può, semplicemente perché la città non vuole, ha paura.
La gente non ha paura di Gesù in sé, ha paura piuttosto che, accettando Gesù, sia costretta ad accettare il fatto che esiste Dio ed esiste Satana. Ha paura che questa consapevolezza conduca a un mutamento interiore senza precedenti, ha paura di dover scegliere, di doversi risvegliare dall’inganno e considerare prospettive nuove per l’intelligenza e la vita.