Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 23 Gennaio 2023

3a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera agli Ebrei 9,15.24-28; Salmo 97,1-6; Vangelo di Marco 3,22-30

Salmo 97,1-6

Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

1 Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

2 Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
3 Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
4 Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

5 Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
6 con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

Per l'esecuzione del brano, utilizzare la stessa melodia di CANTATE AL SIGNORE

Vangelo di Marco 3,22-30

In quel tempo, 22 gli scribi, che erano scesi da Gerusalemme, dicevano: «Costui è posseduto da Beelzebùl e scaccia i demòni per mezzo del capo dei demòni».
23
Ma egli li chiamò e con parabole diceva loro: «Come può Satana scacciare Satana? 24 Se un regno è diviso in se stesso, quel regno non potrà restare in piedi; 25 se una casa è divisa in se stessa, quella casa non potrà restare in piedi. 26 Anche Satana, se si ribella contro se stesso ed è diviso, non può restare in piedi, ma è finito.
27
Nessuno può entrare nella casa di un uomo forte e rapire i suoi beni, se prima non lo lega. Soltanto allora potrà saccheggiargli la casa.
28
In verità io vi dico: tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, i peccati e anche tutte le bestemmie che diranno; 29 ma chi avrà bestemmiato contro lo Spirito Santo non sarà perdonato in eterno: è reo di colpa eterna».
30
Poiché dicevano: «È posseduto da uno spirito impuro».

La bestemmia

Tutto sarà perdonato ai figli degli uomini, tutti i peccati e persino tutte le bestemmie. Tutti i peccati saranno perdonati perché nei peccati dell’umanità, a causa della terribile illusione dell’ignoranza, dell’avidità, della ricerca del piacere, non si riesce a trovare traccia di reale, piena e totale consapevolezza del danno che si arreca. Tutte le bestemmie saranno perdonate perché la misericordia di Dio è prima e oltre ogni giustizia, e soprattutto perché nessuno sarebbe capace di bestemmiare se fosse alla presenza stessa di Dio, se potesse vederlo e contemplarlo in tutta la sua gloria. Ma la bestemmia contro lo Spirito Santo non avrà perdono né ora, né mai, né dopo il mai, in eterno.
Di fronte all’evidenza e alla forza benefica del bene, calunniare, ingiuriare, infangare il bene per convincersi e convincere che quel bene è un male, di fronte all’evidenza e alla forza distruttiva del male, giustificare, esaltare, indorare il male per convincersi e convincere che quel male è un bene, questo è la bestemmia, il peccato contro lo Spirito Santo Paraclito. Infangare il nome di chi ti ha appena guarito da una malattia, ridato luce dall’ignoranza, fiducia dopo la disperazione, calunniare Gesù che ha appena liberato dal demonio un figlio di Dio, con l’accusa di essere il re dei demoni, è bestemmiare lo Spirito Santo. Bestemmiare l’evidenza vitalizzante del bene, magnificare l’evidenza distruttiva del male è bestemmiare il Paraclito. Bestemmiare l’evidenza della luce e del bene è compiere un peccato senza perdono per sempre, è decidere per sempre di togliersi fuori da ogni misericordia oltre che operarsi già nel momento presente per l’autodistruzione di ogni cosa. Dice Isaia a riguardo al capitolo 33 versetto 1: Guai a te che devasti e non sei stato devastato, che inganni e non ti hanno ingannato! Nel terminare di essere devastante, sarai devastato, nel tuo finire di ingannare, ti inganneranno (traduzione letterale dal testo ebraico).