Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 2 Novembre 2020

Commemorazione di Tutti i Fedeli Defunti

Parola del giorno
Giobbe 19,1.23-27a; Salmo 26,1.4.7.8c-9a.13-14; Lettera ai Romani 5,5-11; Vangelo di Giovanni 6,37-40

Salmo 26,1.4.7.8-9.13-14

Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Oppure: Il Signore è mia luce e mia salvezza.

1 Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

4 Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

7 Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
8
Il tuo volto, Signore, io cerco.
9
Non nascondermi il tuo volto.

13 Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
14
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Vangelo di Giovanni 6,37-40

In quel tempo, Gesù disse alla folla: «37 Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, 38 perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
39
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno.
40
Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».

Il mandato del Mandato

Gesù è il Cristo, cioè l’Unto, il Consacrato, il Mandato. Gesù un giorno è stato mandato dal Padre celeste sulla terra, con un mandato estremamente preciso e assoluto. Per tutta la durata della sua visita sulla terra, la volontà del Padre diventa il mandato stesso di Gesù, che Gesù esprime splendidamente così: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Nell’inganno quotidiano di Satana, l’uomo si sta perdendo, perdendo completamente, e Satana gli sta portando via tutto. L’uomo sta perdendo se stesso, la terra su cui vive, la vita stessa, il respiro, la serenità, la gioia, la luce della conoscenza, la pace, il vero benessere per tutti. L’uomo si sta perdendo e non ci sono più luci che sappiano illuminare il suo cammino e non c’è più sale di intelligenza che possa ridare saggezza alla sua mente. Il mandato di Gesù è fornire all’umanità le procedure del vangelo che lui stesso incarna perfettamente e stupendamente, per risollevare verso la luce di una nuova evoluzione tutta l’umanità.
Il vangelo è un sistema innovativo e rivoluzionario che, se vissuto e realizzato, garantisce il più alto livello di evoluzione umana in tutti gli aspetti della vita e dell’esistenza. È un sistema tanto perfettamente efficace e funzionante, quanto ancora completamente sconosciuto e inutilizzato sia dall’umanità in genere sia da coloro che lo annunciano. La prova che nessuno sta realmente utilizzando il vangelo come sistema vitale per la vita è il malessere, la miseria, la malattia, la paura, la schiavitù, l’ignoranza, l’involuzione in cui l’umanità sta versando.
Il mandato di Gesù non è fondare sulla terra una nuova religione – nessuno più del Padre sa perfettamente che l’uomo non ha bisogno di altre religioni, altri poteri, gerarchie, istituzioni – ma fare in modo che nessuno dei figli di Dio si perda e vada perduto. Il mandato di Gesù, non è che l’uomo non si perda e non vada perduto rispetto unicamente alla vita eterna ma, prima di tutto e soprattutto, che non si perda e non vada perduto rispetto alla vita di questa terra. L’uomo che si perde e va perduto su questa terra è un uomo che crea sofferenza, tristezza, ingiustizia, violenza, conflitto, vanità, ambizione, distruzione. Il mandato del Mandato è che l’uomo sia recuperato alla vita della terra prima ancora che alla vita del cielo. Non si può recuperare l’uomo allo splendore e all’armonia del cielo eterno, senza recuperare l’uomo allo splendore e all’armonia del cielo di questa vita terrena. È ingannevole, limitante e scorretto annunciare che Gesù è stato mandato dal Padre sulla terra esclusivamente perché gli uomini possano raggiungere il paradiso, la vita eterna. È questa errata convinzione che ha causato la netta, terribile, mortale separazione tra spiritualità evangelica e vita sociale, tra spiritualità e laicità. Il mandato di Gesù è prima di tutto che nessuno dei figli di Dio possa perdere la bellezza, la grazia, l’amore, la felicità, la pace della vita già su questa terra. Saranno la bellezza, la grazia, la felicità, la pace, l’amore vissuti nella vita terrena che apriranno le porte della vita senza fine nei cieli dei cieli.
Gesù riceve il mandato del Padre di garantire all’umanità prima di tutto la sua splendida evoluzione sulla terra, per prepararla alla dimensione celeste, e mai e poi mai perché l’uomo possa accedere alla dimensione celeste rinnegando o tralasciando la dimensione terrena. Il mandato di Gesù è liberarci il cuore dalle schiavitù, la mente dall’ignoranza, lo spirito dalla paura, perché nessuno degli uomini si perda e vada perduto. Il vangelo è un sistema di procedure e conoscenze che assicurano la totale riuscita, perfezione, sanità, felicità dell’esistenza umana sulla terra.
Il mandato del Mandato è salvare tutti, non solo per la vita del cielo ma, prima di tutto, per la vita su questa meravigliosa terra e, in nome di questo mandato, il Mandato non ha esitato a lasciarsi torturare e uccidere. Il Mandato ha un solo desiderio, il desiderio stesso del Padre e del Santo Paraclito: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Passeranno i cieli e la terra ma questo desiderio di Dio non passerà. Stiamo tutti fluttuando nel cuore di questo splendido desiderio divino.