Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 1 Novembre 2020

Tutti i Santi

Parola del giorno
Apocalisse 7,2-4.9-14; Salmo 23,1-4b.5-6; Prima lettera di Giovanni 3,1-3; Vangelo di Matteo 5,1-12a

Salmo 23,1-4b.5-6

Ecco, viene il Signore, re della gloria.

1 Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
2 È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

3 Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
4 Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

5 Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
6 Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Vangelo di Matteo 5,1-12a

In quel tempo, 1 vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

11
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

È sicuro

La beatitudine che Gesù annuncia è uno stato totale dell’essere che coinvolge e invade tutta la persona umana in ogni sua dimensione spirituale, psichica e corporea. Le beatitudini sono la proposta evolutiva di Gesù per tutta l’umanità, già a partire dalla vita su questa terra. Lo stato di beatitudine che Gesù annuncia agli uomini realizza l’unione grata con il tutto e con l’uno, in equilibrio salutare e nel reale benessere per tutti gli uomini, nella condivisione equa e abbondante di tutte le risorse e le ricchezze della terra.
A quali scelte, pensieri, dialoghi interiori, valori, decisioni è dunque inscindibilmente legata la beatitudine reale dell’uomo e dell’umanità che Gesù annuncia?
La beatitudine reale dell’uomo è legata alla povertà di spirito. Non si tratta affatto di miseria dell’anima, ma di quel potentissimo atteggiamento spirituale che, in qualsiasi frangente della vita, prevede, prima e anzitutto, anticipatamente e fondamentalmente, un fiducioso totale abbandono in Dio.
L’opposto dell’essere povero in spirito è il pensare male di Dio e, pensando di essere da lui ingiustamente abbandonati, forzare la vita e le situazioni per averne il controllo, sostituendosi a lui e alla sua fantasiosa provvidenza.
La reale beatitudine dell’uomo è legata al fatto di potersi trovare a piangere solitudine, incomprensione, emarginazione, difficoltà non a causa del proprio malato dialogo interiore, ma a motivo della persecuzione, dello sciacallaggio e della violenza dei poteri forti che si oppongono alle realtà di giustizia e di pace in cui si crede. L’opposto di questa beatitudine è entrare in rivolta contro Dio e il suo modo di intervenire e agire che non si accorda con i nostri sistemi di pensiero. Questo comporta diventare duri di cuore e perdere la gratitudine del cuore, la passione e l’amore per le realtà in cui si crede, a causa delle persecuzioni e delle incomprensioni.
La reale beatitudine dell’uomo è legata alla mitezza, alla misericordia, all’assenza di giudizio e condanna con cui si compie ogni azione e si svolgono tutti i nostri compiti e le nostre relazioni. L’opposto di questa beatitudine è il delirio di onnipotenza dello sguardo indagatore e giudice, è quel mettersi al posto di Dio che conduce alla superbia e all’arroganza e che spegne nel cuore mitezza e misericordia, sfociando nell’ambizione più sfrenata.
La reale beatitudine dell’uomo è legata alla potenza spirituale della nostra fame e sete di giustizia e benessere a favore di tutti che realizza le nostre azioni come operatori di pace. L’opposto di questa beatitudine è considerare Dio un nemico del proprio benessere, un disturbo fastidioso, una seccatura molesta nel vivere e organizzare la vita unicamente per il proprio vantaggio e nell’operare scelte e progetti solo e unicamente per i propri interessi e priorità.
La reale beatitudine dell’uomo è legata alla forza di accettare serenamente, anzi, con profondo onore interiore, la persecuzione, l’insulto, la calunnia, se queste derivano a causa del proprio desiderio di seguire il vangelo e il Maestro Gesù. L’opposto di questa beatitudine è combattere in nome di Dio, usare la sete di vendetta, l’ira, la violenza, il conflitto nel suo nome.
È sicuro. Non c’è possibilità di errore. È sicuro, assolutamente sicuro: l’uomo che segue queste beatitudini sarà felice, pienamente felice ed equilibratamente sano, anche nei momenti difficili e faticosi dell’esistenza. È sicuro: l’uomo che segue l’opposto di queste beatitudini non conoscerà mai la felicità, la pace, la realizzazione di sé, il vero benessere, la salute, la beatitudine. È sicuro.