Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 22 Ottobre 2020

29a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera agli Efesìni 3,14-21; Salmo 32,1-2.4-5.11-12.18-19; Vangelo di Luca 12,49-53

Salmo 32,1-2.4-5.11-12.18-19

Dell’amore del Signore è piena la terra.

1 Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
2
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

4 Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
5
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

11 Il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.
12
Beata la nazione che ha il Signore come Dio,
il popolo che egli ha scelto come sua eredità.

18 Ecco, l’occhio del Signore è su chi lo teme,
su chi spera nel suo amore,
19
per liberarlo dalla morte
e nutrirlo in tempo di fame.

Vangelo di Luca 12,49-53

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «49 Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso! 50 Ho un battesimo nel quale sarò battezzato, e come sono angosciato finché non sia compiuto!
51
Pensate che io sia venuto a portare pace sulla terra? No, io vi dico, ma divisione. 52 D’ora innanzi, se in una famiglia vi sono cinque persone, saranno divisi tre contro due e due contro tre; 53 si divideranno padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera».

Fuoco

Il fuoco a cui Gesù si riferisce è la potenza sconvolgente della conoscenza delle sue procedure e dell’amore che lui è venuto a portare, ed è chiaro che, per l’amore e la passione con cui ci ama, egli vorrebbe che questo fuoco fosse già acceso e incendiasse il mondo. Il battesimo, meglio l’immersione, che gli procura angoscia, è l’immersione tra le braccia della croce, l’immersione nella sua uccisione in croce. Immersione tanto più angosciante e terribile, dolorosa e agghiacciante, quanto più sarà frutto dell’odio e del violento rifiuto dei suoi amatissimi figli. La pace, invece, che lui è venuto a portare non ha nulla a che fare con la pace della convivenza delle relazioni umane, tanto meno di quelle generate e alimentate dai rapporti familiari e di sangue. Anzi, Gesù ci annuncia in anticipo che le procedure evangeliche, che è venuto a rivelarci per il vero benessere di tutti, troveranno i loro più acerrimi nemici e oppositori proprio tra i gangli delle strutture affettive delle relazioni familiari. È quasi incredibile, ma è tristemente vero, che tra le mura di casa maturano le guerre più cruente tra cuori e menti dalle diverse tendenze e concezioni religiose e di fede e, proprio in nome del vangelo e della sua proposta, si consumano i più tristi rituali della sfiducia, del disprezzo e della disapprovazione. Gesù è venuto a spezzare la pace familiare e dei legami di sangue, perché è una pace finta, costruita su convivenze di comodo e vuote convenzioni, tradizioni di uomini, schiavitù educative, stili di vita senza anima e spiritualità, retaggi economici, ricatti affettivi. Gesù è venuto a portare un fuoco, un fuoco che porterà divisione e separazione dovunque le relazioni di sangue e i legami familiari coprono solo opportunismo e paure, interessi e moralismi, senza aver generato veri rapporti d’amore, vere relazioni nello spirito e nell’anima.
In verità Gesù, con il fuoco della sua proposta evangelica, spezzerà e dividerà chi unito non è mai stato, ma ha solo creduto di esserlo, e questo partendo dalla cellula familiare fino a ogni angolo della terra. Il fuoco di Gesù non vuole distruggere, ma purificare, purificare da dentro, e solo Dio sa quanto ce n’è bisogno.