Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 17 Ottobre 2020

28a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera ai Efesìni 1,15-23; Salmo 8,2-3a.4-7; Vangelo di Luca 12,8-12

Salmo 8,2-3.4-7

Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa.

2 O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
3
con la bocca di bambini e di lattanti.

4 Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
5
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

6 Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
7
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Vangelo di Luca 12,8-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «8 Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
10
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
11
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, 12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Evidenza

Nel suo nome si uccide, nel suo nome si trascina in tribunale, si toglie dignità all’uomo, lo si incarcera. Sotto la sua bandiera si riducono in povertà i popoli, si mantengono in schiavitù le moltitudini angariate da indicibili sofferenze. Per omaggiare il suo nome si scrivono costituzioni, volumi di legislazioni sui diritti e i doveri, nel suo nome si condannano a morte innocenti e colpevoli. Guerre, massacri, saccheggi, campi di concentramento, assedi, razzie, devastazioni, tutto e sempre compiuto nel suo nome. Si confonde vitale con mortale, si inverte il sano con l’insano, il bello con l’orribile e sempre nel suo nome. Cosa non si fa in nome della giustizia? Quale orribile gesto di distruzione di massa è stato compiuto nella storia, senza fare appello alla giustizia? Quale saccheggio, combattimento, conflitto, guerra, tortura è stato perpetrato nella storia, senza offrire omaggio alla giustizia? Ogni conflitto è giusto, ogni combattimento è doveroso, ogni guerra personale e collettiva è giusta, è santa, promette onore e fa guadagnare fierezza a qualcuno. Com’è possibile? È contro ogni evidenza, contro ogni più elementare onestà intellettuale. È un peccato contro lo Spirito Santo, è un peccato senza perdono.
Il vangelo di Gesù mostra e dimostra al mondo la perversa e insipiente falsità di questo sistema, che usa la giustizia per offendere, distruggere e soggiogare l’uomo. Il vangelo è come una pietra incandescente immessa nel cervello del sistema dell’ingiustizia, che usa la giustizia come paravento e anestetico. Il vangelo sarà sempre osteggiato e combattuto dal sistema della morte. Questa è la prova più evidente che il sistema che abbiamo creato non è per l’uomo e non è secondo Dio. È evidente. Per questo Gesù invita i suoi figli a non difendersi nei tribunali e nella persecuzione del sistema, perché sarà l’evidenza stessa della verità e dello Spirito a sgonfiare questo gigantesco, sanguinolento, satanico pagliaccio del sistema che sovverte ordine e armonia, vita e sopravvivenza in nome della giustizia.