A questa generazione non sarà dato alcun segno se non il segno di Giona. Cosa significa? Giona è stato il profeta che, per ordine divino, si è preso cura di avvisare la grande città di Ninive che se non avesse repentinamente e completamente fatto verità in Dio - così dice letteralmente il testo ebraico – sarebbe stata rivoltata. La profezia di Giona è una minaccia? È un ricatto? No. È, come dice il testo, una chiamata, un’opportunità per la vita e l’evoluzione. Giona è dunque un dono di Dio, una proposta per l’evoluzione, una possibilità di cambiamento, ma, vista la situazione e l’emergenza, Giona è anche segno di un avvertimento, l’ultimo avvertimento.
A questa generazione, la nostra generazione, è stato offerto ben più della sapienza di Salomone, ben più della predicazione di Giona, sono state offerte la presenza, la sapienza, la predicazione, sono state offerte le procedure e la vita stessa del Figlio Gesù. Gesù afferma che a questa nostra generazione malvagia non sarà dato nessun altro segno se non il segno che Giona diede a Ninive. Gesù è il segno. Gesù ci ha offerto interamente la propria vita pur di donarci le procedure divine mai rivelate alla storia umana, nel desiderio che riuscissimo a costruire un’umanità veramente evoluta, felice, serena, sana e pacifica. Considerare Gesù un’avvincente proposta per fondare una nuova religione, e rinchiuderlo negli ambienti della ritualità e della confessione religiosa, è stato un errore colossale, il più grande errore della storia, l’errore che ci è costato l’annullamento di ogni evoluzione umana e sociale. Quando duemila anni fa Gesù si è presentato al mondo con il suo messaggio, non ha voluto far parte degli ambienti religiosi, né ha mai cercato di integrarsi con le strutture e le istituzioni confessionali del tempo, perché Gesù voleva essere un nuovo modo di vivere e di amare Dio e la vita, per tutti e per sempre, non una religione. Solo una generazione folgorata mentalmente dall’inganno satanico ha potuto rinchiudere Gesù nelle chiese e non sentirsi onorata di farlo entrare nei laboratori dove si studia il DNA, la biologia e la chimica. Solo una generazione malvagia ha potuto rinchiudere Gesù nei libri di teologia e non sentirsi onorata né fortunata di fare entrare lui e il suo messaggio nei fondamentali delle costituzioni, nel cuore della politica, nell’educazione delle giovani generazioni, come principio e metodo nei sistemi di condivisione delle risorse terrestri e nella ricerca delle sorgenti di energia gratuita e pulita, nel modo di costruire, di viaggiare, di lavorare, di vivere le relazioni e gli affetti. Gesù si è donato a noi così completamente che si è offerto persino come cibo e bevanda dell’anima e del corpo, per donarci energie e intelligenza, salute e armonia oltre ogni desiderio e immaginazione. Ma questa generazione, impazzita e arrogante, ha preferito masticare la sabbia degli addestramenti umani, dell’ignoranza e della paura, schiava dei poteri forti. Gesù è la reale e straordinaria possibilità di cambiamento verso una straordinaria evoluzione della vita umana, in ogni ordine e grado, ma ora, vista la situazione in cui versa l’umanità e la terra tutta, Gesù si trasforma nel segno, nel segno di Giona, un avvertimento, l’ultimo avvertimento.