Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 15 Settembre 2020

Beata Vergine Maria Addolorata

Parola del giorno
Lettera agli Ebrei 5,7-9; Salmo 30,2-6.15-16.20; Vangelo di Giovanni 19,25-27 oppure Lc 2,33-35

Salmo 30,2-6.15-16.20

Salvami, Signore, per la tua misericordia.

2 In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso;
difendimi per la tua giustizia.
3
Tendi a me il tuo orecchio.

Vieni presto a liberarmi.
Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
4
Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

5 Scioglimi dal laccio che mi hanno teso,
perché sei tu la mia difesa.
6
Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.

15 Ma io confido in te, Signore;
dico: «Tu sei il mio Dio,
16
i miei giorni sono nelle tue mani».
Liberami dalla mano dei miei nemici
e dai miei persecutori.

20 Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a chi in te si rifugia.

Vangelo di Giovanni 19,25-27

In quel tempo, 25 stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.
26
Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!» 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!» E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.

Non solo

Gesù, nel dolore allucinante, provocato dalla trazione dei chiodi della croce, con gli ultimi strappi di respiro, prima del soffocamento e della morte, apre bocca, e, con il suono delle sue ultime parole, compie una consegna, una consegna suprema. Consegna Giovanni a Maria come suo nuovo figlio e consegna Maria a Giovanni come sua nuova madre. Gesù affida a Maria la vita, la storia, la protezione di Giovanni e, in lui, tutti i figli di Dio che attraverseranno la vita terrena, perché gli uomini, in Maria, non siano mai più soli, siano sempre seguiti, curati e amati, e non solo. Gesù chiama Maria sua madre a diventare madre per sempre dell’umanità e corredentrice nella storia della salvezza, e non solo. Gesù ci dona Maria come Regina del cielo e della terra, perché sarà lei a schiacciare il capo al Maligno, e caccerà lui, i suoi figli e i suoi angeli nello stagno di fuoco, e non solo. Gesù ci dona Maria come l’avvocata per eccellenza per tutte le preghiere e le invocazioni dell’umanità, come soccorritrice prima e incessante, guida eccelsa e sublime, madre tenerissima, potentissima contro il male, e non solo. Gesù ci dona Maria come madre della comunità dei credenti, ponte sicuro verso il cielo, generosissima e insuperabile cascata dei doni dello Spirito su tutta l’umanità, luminosissimo faro per la traversata della vita, e non solo. Gesù, dalla croce, con il suono della sua Parola, non ha compiuto solo questo, non solo. Gesù, colui al quale Dio Padre ha dato ogni potere in cielo e in terra, dalla croce, prima di morire, con l’ultimo respiro del suo cuore e con l’ultimo suono divino della sua Parola, compie un atto creativo davanti al quale l’atto della creazione impallidisce e sfuma. Dio Padre e lo Spirito Paraclito, nei giorni della creazione, sospiravano nell’attesa di questo giorno, del giorno in cui il Figlio Gesù, dal trono della croce, avrebbe ricreato tutto e fatto nuove tutte le cose dicendo: Donna, ecco tuo figlio, ecco tua madre. È come aver ricreato nuovamente l’universo. In quell’istante Gesù non chiede a Maria, non chiede a Giovanni, Gesù lo fa, lo compie, lo esegue, lo crea. Da quest’istante Maria è realmente e per sempre madre di tutti i figli di Dio, anche di tutti quelli che sono venuti prima di quella croce, e non solo simbolicamente, sarebbe uno spregio solo pensarlo. Da quell’istante Maria non potrà mai, mai, mai dire, in nessun caso, per nessun motivo, nei confronti di nessuno degli uomini e delle donne della terra, non è mio figlio, non lo conosco. Da quell’istante Giovanni e tutti gli uomini della storia umana hanno una sola madre, ed è Maria, e non solo simbolicamente, sarebbe uno spregio solo pensarlo. Da quell’istante Giovanni non potrà mai, mai, mai dire, in nessun caso, per nessun motivo, consapevolmente o meno, non è mia madre, non la conosco. Il suono creativo della Parola di Gesù ha creato un legame che non c’era, un legame definitivo, invincibile, straordinariamente vivificante e pacificante tra Maria e l’uomo, tra l’uomo e Maria. La stupefacente straordinarietà di questo legame è che è un legame inscindibile tra creature create, non tra la creatura e il Creatore. In nome del divino assoluto rispetto per la libertà e la libera scelta dell’uomo, Gesù non avrebbe mai potuto stabilire tra lui e l’uomo un legame simile a priori, come atto creativo, come un dato già dato. Da questo momento l’uomo, anche se non crede e non riconosce Dio, in Maria è a Lui già saldamente legato e unito, per sempre. Questo legame, inventato da Gesù sulla croce, all’ultimo respiro, ha fatto impazzire Satana. Satana sapeva benissimo che lui non poteva vincere Gesù, che non poteva tenerlo chiuso in un sepolcro, sapeva benissimo che non poteva convincere Gesù a non perdonarci tutti per il male che gli stavamo facendo, sapeva senza errore che, anche dopo Gesù, avrebbe potuto ingannare e portare con sé un numero sconfinato di anime, ma non avrebbe mai potuto immaginare quello che Gesù si è inventato dalla croce. Non un legame inscindibile tra Dio e l’uomo, perché è un legame che l’uomo deve scegliere per amore, ma un legame inscindibile tra creature, tra Maria e l’uomo. Questo non viola nessuna legge divina della libertà e del libero arbitrio umano. Non è una costrizione, è la creazione. L’atto creativo di Dio fa sì che il sole non possa dire alla terra, questa non è la mia terra, e la terra non possa dire al sole, questo non è il mio sole. L’uomo in Maria è per sempre unito a Dio.
Satana, spingendo gli uomini a uccidere Gesù in croce, pensava di riuscire a staccare l’umanità da Dio e Dio dall’umanità; in realtà, dal cuore morente di Gesù e dal suono della sua ultima Parola, Gesù crea tra Maria e l’uomo e tra l’uomo e Maria un legame d’amore e di tenerezza tale che non potrà mai essere vinto da divisione e separazione. Da questo atto creativo di Gesù deriva a Maria la potenza suprema, che un giorno le permetterà, solo con la pressione del suo calcagno, di schiacciare per sempre la testa all’angelo decaduto, il Maligno satanico divisore.

Maria Santissima, Regina della Pace, Madre di tutti gli uomini,
ti offriamo e consacriamo interamente la nostra persona e la nostra vita.
Ci consacriamo a te per amore e per amare.
Ci affidiamo alle tue cure materne e alla tua protezione,
perché tu possa riempire il nostro cuore dei doni e della potenza dello Spirito Paraclito,
e possa essere un cuore utile al Signore Gesù,
secondo il disegno di Dio Padre.
Amen