Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Mercoledì 9 Settembre 2020

23a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera ai Corìnzi 7,25-31; Salmo 44,11-12.14-17; Vangelo di Luca 6,20-2644

Salmo 44,11-12.14-17

Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio.
Oppure: In te, Signore, ho posto la mia gioia.

11 Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio:
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
12
il re è invaghito della tua bellezza.
È lui il tuo signore: rendigli omaggio.

14 Entra la figlia del re: è tutta splendore,
tessuto d’oro è il suo vestito.
15
È condotta al re in broccati preziosi;
dietro a lei le vergini, sue compagne,
a te sono presentate.

16 Condotte in gioia ed esultanza,
sono presentate nel palazzo del re.
17
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli;
li farai prìncipi di tutta la terra.

Vangelo di Luca 6,20-26

In quel tempo, Gesù, 20 alzàti gli occhi verso i suoi discepoli, diceva:
«Beati voi, poveri
perché vostro è il regno di Dio.
21
Beati voi, che ora avete fame,
perché sarete saziati.
Beati voi, che ora piangete,
perché riderete.
22
Beati voi, quando gli uomini vi odieranno e quando vi metteranno al bando e vi insulteranno e disprezzeranno il vostro nome come infame, a causa del Figlio dell’uomo. 23 Rallegratevi in quel giorno ed esultate perché, ecco, la vostra ricompensa è grande nel cielo. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i profeti.
24
Ma guai a voi, ricchi,
perché avete già ricevuto la vostra consolazione.
25
Guai a voi, che ora siete sazi,
perché avrete fame.
Guai a voi, che ora ridete,
perché sarete nel dolore e piangerete.
26
Guai, quando tutti gli uomini diranno bene di voi. Allo stesso modo infatti agivano i loro padri con i falsi profeti».

Come la vede

Un giorno il Signore ci concederà di vedere la vita esattamente come la vede lui. Ci concederà di vedere la natura, il creato, i cieli e la terra come li vede lui. Ci concederà di vedere la vita, la nostra vita, la nostra mente, il nostro cuore, le nostre scelte e azioni come le vede lui. Sarà un giorno terribile e glorioso. Terribile, perché in quel giorno vedremo noi stessi, le nostre azioni, intenzioni, aspirazioni, illusioni esattamente come lui le vede ora in noi. Vedremo la nostra ignoranza, l’arroganza, l’ambizione, il potere, la ricchezza, gli attaccamenti come lui li vede. Giorno terribile, perché vedremo, senza errori e giustificazioni, il grado d’ignoranza, di arrogante superbia, l’inganno, la bugia, il non amore, il conflitto, l’infelicità in cui abbiamo sempre vissuto, e soffriremo, soffriremo, soffriremo. Soffriremo in un modo così atroce e inconsolabile che, se il Santo Paraclito Consolatore e Difensore non ci avvolgesse immediatamente tra le sue braccia di compassione, con dolcissime parole di amore e consolazione, moriremmo all’istante. Giorno glorioso, perché finalmente in quel giorno, quando vedremo la nostra vita come la vede Dio, la verità risplenderà in ogni fibra del nostro cuore e in ogni sinapsi della nostra mente, come un meraviglioso sole sorto dall’alto, per guarire ogni infermità e peccato, ferita e paura, per sempre. Giorno glorioso, perché, se avremo cercato con cuore sincero, ogni giorno della vita, di compiere la volontà di Dio – ed è scritto –, noi saremo splendenti e belli come il sole, nel regno senza fine dell’Amore di Dio Padre (Matteo 13,43).
Le beatitudini e i guai che Gesù ci rivela, così sinteticamente raccolte in questa pagina di Luca, sono già la descrizione esatta e inequivocabile di come Dio vede la nostra vita, prima del giorno terribile e glorioso. A ciascuno di noi tenere in debito conto o meno le sue parole.