Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 1 Settembre 2020

22a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Prima lettera ai Corìnzi 2,10b-16; Salmo 144,8-14; Vangelo di Luca 4,31-37

Salmo 144,8-14

Giusto è il Signore in tutte le sue vie.

8 Misericordioso e pietoso è il Signore,
lento all’ira e grande nell’amore.
9
Buono è il Signore verso tutti,
la sua tenerezza si espande su tutte le creature.

10 Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
11
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

12 Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
13
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

Fedele è il Signore in tutte le sue parole
e buono in tutte le sue opere.
14
Il Signore sostiene quelli che vacillano
e rialza chiunque è caduto.

Vangelo di Luca 4,31-37

In quel tempo,Gesù 31 scese a Cafàrnao, città della Galilea, e in giorno di sabato insegnava alla gente. 32 Erano stupiti del suo insegnamento perché la sua parola aveva autorità.
33 Nella sinagoga c’era un uomo che era posseduto da un demonio impuro; cominciò a gridare forte: 34 «Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!»
35 Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!» E il demonio lo gettò a terra in mezzo alla gente e uscì da lui, senza fargli alcun male.
36 Tutti furono presi da timore e si dicevano l’un l’altro: «Che parola è mai questa, che comanda con autorità e potenza agli spiriti impuri ed essi se ne vanno?» 37 E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione circostante.

Basta

Certo è vero, non capita tutti i giorni di avere il Figlio del Nemico proprio lì davanti a qualche metro, e non in quella sua dimensione celeste irraggiungibile ma nella dimensione così unica e irrepetibile, dove la sua maestà divina è ricoperta e resa quasi invisibile sotto quel mantello di carne, ossa, nervi e sangue. Occasione unica, questa, anche per i demoni.
I demoni che hanno potuto incontrare di persona Gesù, il Figlio di Dio, nella sua dimensione di carne e ossa sulla terra, sono stati pochissimi e lo raccontano ancora ai loro figli come un privilegio unico e terribile, dal fascino irrinunciabile. In più, i demoni, che hanno potuto incontrarlo sulla terra, oltre ad averlo così vicino da poterlo quasi toccare, cosa del tutto impossibile in ogni altra dimensione creata, sapevano di poter contare sulle sue regole d’ingaggio. Le regole, cioè, che in accordo con la volontà del Padre regolavano le sue azioni e le sue Parole durante tutta la sua vita terrena, regole che, per rispetto della libertà dell’uomo e delle limitate capacità percettive delle menti degli umani, non avrebbero mai potuto permettere una sua reazione diretta e completa da Dio Onnipotente. Ecco che, per quello spiritello impuro, quell’incontro con il Figlio del Nemico, è stata un’occasione troppo ghiotta per non lasciarsi tentare. E così lo spiritello, per bocca del posseduto, si fa scappare: Basta! Che vuoi da noi, Gesù Nazareno?
Che quello spiritello maligno, confuso e impaurito, si sia reso conto di cosa gli è scappato attraverso la bocca del suo posseduto? È certo che sì. Forse che non sia stato immediatamente e violentemente ripreso da Beelzebul, il principe dei demoni, per assurda, inutile e pericolosissima arroganza fuori tempo e fuori luogo? Certo che sì. Quel petulante, infantile, inutile, arrogante, banale basta demoniaco, rivolto al Figlio di Dio, ha accorciato i tempi, ha accorciato i tempi del male sulla terra in un modo che gli uomini non possono neppure lontanamente immaginare. Quel basta, messo lì per un attimo di spudorata superbia e vanagloria, ha accorciato il tempo concesso a Satana per il suo lavoro distruttivo sulla terra. Quel basta, gridato da quello sventurato spiritello, annidato chissà da quanto in quella sinagoga, gridato in quel giorno di sabato al Figlio di Dio, l’Altissimo Signore di tutte le cose, il Messia, ha avvicinato inesorabilmente il basta che Dio Padre griderà al Maligno e a tutti i suoi spiriti e figli. Se per infinita tolleranza è stato possibile che un demonio dicesse basta a Dio, quel basta ha drasticamente cambiato i tempi del silenzio del Padre. Il Padre ha detto il suo basta a tutto il male e a tutti i mali del Maligno in Gesù ucciso in croce e risorto alle prime luci dell’alba, con la forza del Paraclito donato alla sua chiesa per secoli e millenni. E ora il Padre è pronto a dire il suo basta a tutto il male dell’uomo, a tutti i mali generati del Maligno, non più con la grazia e la delicatezza di Gesù incarnato, ma con la potenza del ritorno di suo Figlio, che viene nella sua gloria, in mezzo alle moltitudini dei suoi angeli.