Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 28 Agosto 2020

21a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Prima lettera ai Corìnzi 1,17-25; Salmo 32,1-2.4-5.10-11; Vangelo di Matteo 25,1-13

Salmo 32,1-2.4-5.10-11

Dell’amore del Signore è piena la terra.

1 Esultate, o giusti, nel Signore;
per gli uomini retti è bella la lode.
2
Lodate il Signore con la cetra,
con l’arpa a dieci corde a lui cantate.

4 Retta è la parola del Signore
e fedele ogni sua opera.
5
Egli ama la giustizia e il diritto;
dell’amore del Signore è piena la terra.

10 Il Signore annulla i disegni delle nazioni,
rende vani i progetti dei popoli.
11
Ma il disegno del Signore sussiste per sempre,
i progetti del suo cuore per tutte le generazioni.

Vangelo di Matteo 25,1-13

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli questa parabola: 1 «Il regno dei cieli sarà simile a dieci vergini che presero le loro lampade e uscirono incontro allo sposo. 2 Cinque di esse erano stolte e cinque sagge; 3 le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; 4 le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l'olio in piccoli vasi. 5 Poiché lo sposo tardava, si assopirono tutte e si addormentarono.
6
A mezzanotte si alzò un grido: “Ecco lo sposo! Andategli incontro!” 7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. 8 Le stolte dissero alle sagge: “Dateci un po’ del vostro olio, perché le nostre lampade si spengono”. 9 Le sagge risposero: “No, perché non venga a mancare a noi e a voi; andate piuttosto dai venditori e compratevene”.
10
Ora, mentre quelle andavano a comprare l’olio, arrivò lo sposo e le vergini che erano pronte entrarono con lui alle nozze, e la porta fu chiusa. 11 Più tardi arrivarono anche le altre vergini e incominciarono a dire: “Signore, signore, aprici!” 12 Ma egli rispose: “In verità io vi dico: non vi conosco”.
13
Vegliate dunque, perché non sapete né il giorno né l’ora».

Stolte e sagge

Le dieci ragazze sono l’umanità, virtualmente suddivisa a metà tra umanità stolta e umanità saggia. Lo sposo tanto atteso è Gesù che torna. Mezzanotte, l’ora di arrivo dello sposo, è l’orario che solitamente segna l’inizio di un nuovo giorno ma, nel caso dell’arrivo dello Sposo, segna l’inizio di un periodo nuovo della storia, un tempo completamente rinnovato. Le lampade sono la visione intellettuale dell’uomo, gli occhi della mente associativa e gli occhi della mente percettiva insieme, sono i mezzi, gli strumenti dati all’uomo e utili all’uomo per fare luce davanti a sé e dentro di sé e vedere il cammino, per organizzare al meglio ogni dimensione della vita. L’olio delle lampade è l’energia spirituale della fede, la visione interiore che solo la fede può offrire, quella fede capace di mantenere viva, accesa, armoniosa e realistica la visione interiore dell’intelligenza. Non si tratta di fede religiosa intesa come l’atto di credere in qualcosa o in qualcuno, si tratta invece dell’azione, della scelta interiore assoluta, della visione profonda dell’anima che si fida ciecamente di Dio, che mai pensa male di lui e in lui si abbandona completamente, sempre, comunque, in tutto e per tutto. I piccoli vasi sono i cuori umili e semplici che contengono questo bene potentissimo della fede, quest’energia superiore ma invisibile, senza apparenza alcuna per il mondo.
L’olio è l’energia della fede interiore che permette all’uomo di vivere un paradosso straordinario e infallibile: permette la visione totale del tutto e di ogni cosa nella cieca totale fiducia in Dio. L’olio della lampada è fidarsi per amore e incessantemente così tanto di Dio e del suo perfetto e sempre fedele amore, da non pensare mai male di lui, da non dubitare mai della sua predilezione, della sua gentilezza nei nostri confronti, qualsiasi cosa accada, qualsiasi cosa vedano i nostri occhi e succeda alla nostra vita nel bene e nel male. La fede non è credere in Dio, ma fidarci di Lui e sentire che Lui ci ama, ci salva, ci accompagna anche quando tutto attorno a noi ci può far pensare il contrario.
Per fare un esempio l’olio della lampada è la visione di fede assoluta, umile e serena in Dio di Giuseppe, il figlio di Giacobbe, visione di fiducia e di amore in Dio che mai nel suo cuore si è oscurata e incrinata per nessun motivo razionale o meno, in nessun episodio della sua vita, né in quelli tristi del tradimento e dell’odio dei suoi fratelli, che per invidia e gelosia l’hanno venduto come schiavo e dichiarato morto alla casa del loro padre, né in quelli felici e di grande successo come quando diventa vice faraone d’Egitto. Questa visione di fede e di totale fiducia in Dio, unita all’intelligenza, permette la vera saggezza, sapienza e levatura mentale in un uomo e in una donna. L’assenza di questa visione di fede e di totale fiducia in Dio, unita alle capacità mentali, rendono veramente stolto, insipiente e stupido un uomo e una donna. L’olio, che fa brillare la luce della lampada, è l’energia della fede che fa brillare la luce della sapienza e della saggezza nell’intelligenza. Chi ha scelto di prendere l’olio della lampada per il viaggio della vita non affiderà mai più la sua vita alla sorte o alla fortuna, non risolverà mai più un problema con la vendetta o muovendo guerra al suo prossimo, non si permetterà mai più di giudicare e condannare un fratello, non penserà mai più male di Dio e della sua volontà, non userà la rabbia e l’ira come emozioni in reazione agli eventi. Questa visione interiore di fede e di amore in Dio, sempre e comunque, non si può definire dono nel senso che a qualcuno è stato dato e a qualcun altro no. È invece un dono dato a tutti, assolutamente a tutti, perché è l’energia spirituale indispensabile che unita all’intelligenza può rendere sapiente e saggio un uomo. È ovvio, è scontato che nel desiderio di Dio, per il vero benessere dell’uomo, tutti gli uomini devono poter essere veramente intelligenti e saggi. Pensare e affermare che la fede, questa energia interiore della fede, che unita all’intelligenza rende saggi, è un dono che Dio dà a qualcuno e a qualcun altro no, è una bugia, è una bestemmia frutto di perfetta e arrogante stupidità. Allo stesso modo è frutto di perfetta e arrogante stupidità affermare di aver perso la fede, come si può perdere all’improvviso un mazzo di chiavi. La fede non è un dono che qualcuno ha e qualcuno no, la fede è una scelta intima dell’anima, del cuore e della mente, una scelta che ogni persona può compiere in qualsiasi istante e può smettere di compiere in ogni istante. È scritto nel testo del vangelo: le stolte presero le loro lampade, ma non presero con sé l’olio; le sagge invece, insieme alle loro lampade, presero anche l’olio in piccoli vasi. Significa che l’olio è un dono che tutti abbiamo e possiamo raccogliere dal profondo del nostro cuore prima del viaggio della vita, non è un dono di predilezione per certi, non è un dono parziale per alcuni. L’olio della lampada, questa energia spirituale interiore, che deriva dalla fede in Dio, dalla fiducia totale in lui in ogni occasione, che unita al dono dell’intelligenza rende saggi e sapienti gli uomini, non è un’energia trasmissibile ad altri, non si può prestare ad altri, non si può donare, vendere e comprare.
Nel tempo nuovo dell’arrivo dello Sposo, nel tempo rinnovato dallo Spirito Paraclito, non saranno riconosciuti come uomini, veri figli di Dio, coloro che, per molti motivi, avranno compiuto il viaggio della vita senza unire all’intelligenza l’energia interiore della visione della fede. La stupidità e la stoltezza busseranno alle porte del tempo rinnovato e grideranno: Signore, Signore, aprici! Ma senza aver scelto di puntare tutto sull’energia interiore, della visione della fede, gli uomini non solo saranno stolti e stupidi, arroganti e sciocchi nella vita, ma non saranno riconoscibili persino agli occhi del Creatore.