Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 22 Agosto 2020

20a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Ezechièle 43,1-7a; Salmo 84,9ab.10-14; Vangelo di Matteo 23,1-12

Salmo 84,9abc.10-14

La gloria del Signore abiti la nostra terra.
Oppure: Risplenda in mezzo a noi, Signore, la tua gloria

9 Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:
egli annuncia la pace per il suo popolo per i suoi fedeli.
10 Sì, la sua salvezza è vicina a chi lo teme,
perché la sua gloria abiti la nostra terra.

11 Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
12 Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

13 Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
14 giustizia camminerà davanti a lui:
i suoi passi tracceranno il cammino.

Vangelo di Matteo 23,1-12

In quel tempo, 1 Gesù si rivolse alla folla e ai suoi discepoli 2 dicendo: «Sulla cattedra di Mosè si sono seduti gli scribi e i farisei. 3 Praticate e osservate tutto ciò che vi dicono, ma non agite secondo le loro opere, perché essi dicono e non fanno. 4 Legano infatti fardelli pesanti e difficili da portare e li pongono sulle spalle della gente, ma essi non vogliono muoverli neppure con un dito.
5
Tutte le loro opere le fanno per essere ammirati dalla gente: allargano i loro filattèri e allungano le frange; 6 si compiacciono dei posti d'onore nei banchetti, dei primi seggi nelle sinagoghe, 7 dei saluti nelle piazze, come anche di essere chiamati “rabbì” dalla gente.
8
Ma voi non fatevi chiamare “rabbì”, perché uno solo è il vostro Maestro e voi siete tutti fratelli. 9 E non chiamate “padre” nessuno di voi sulla terra, perché uno solo è il Padre vostro, quello celeste. 10 E non fatevi chiamare “guide”, perché uno solo è la vostra Guida, il Cristo.
11
Chi tra voi è più grande, sarà vostro servo; 12chi invece si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato».

Ovunque

È salita, gradino dopo gradino, fin sulle cattedre delle religioni, sulle cattedre delle guide spirituali della terra. È coltivata più del grano, onorata più del Messia. Nei millenni ha riempito di colori e disegni migliaia e migliaia di chilometri quadrati di pareti, soffitti, corridoi, cuspidi e navate. Si ricopre di porpora e oro, perle preziose e ricchezza. È nello scopo di ogni azione, nel respiro trattenuto dell’ammirazione. È nella legge, è nelle costituzioni, è nell’occhio della gente. Svolazza negli abiti al vento e tra una banconota e l’altra, come un’onda millimetrica e colossale. Si alimenta di compiacimento offerto e ricevuto e preferisce le sedie comode, ma a patto che siano anche le prime nella fila dell’importanza. Serpeggia ovunque, non ha limiti di appartenenza, non conosce confini e recinti, sfrutta tutto e ogni cosa per espandere il suo impero e il suo dominio.
L’ambizione non ha nemici sulla terra. L’ambizione controlla ogni cosa e ogni relazione, ogni rapporto e legame, affare, progetto e impegno.
È lei, l’ambizione, che crea la confusione spirituale e oscura l’intelligenza. Confusione tale e così profonda, che non solo ha disassato gli equilibri della vita, ma ha addirittura rovesciato la percezione di ogni cosa.
L’ambizione ha talmente sovvertito ogni cosa che Gesù è costretto a ricordarci di essere prudenti perché, nel mondo di Dio, altri sono i piani e le verità: chi si esalterà, sarà umiliato e chi si umilierà sarà esaltato. Sarebbe uno spreco innominabile passare tutta la vita entro le spire dell’ambizione per poi scoprire che, davanti a Dio, è meno del nulla e a nulla serve per la nostra crescita personale e per l’evoluzione collettiva.
L’umiltà e vivere per la gloria di Dio è l’unico antidoto.