È Gesù stesso a rivelare che Giovanni l’Immergitore è il più grande tra i nati di donna. Giovanni, per sapienza, intelligenza, santità, grandezza interiore, fedeltà a Dio, profezia, poteri spirituali, capacità di amare Dio e i fratelli, è il meglio del meglio di tutti gli uomini e le donne di tutta la storia di questa terra. Come avrebbe potuto un gruppo umano, dotato di un semplice barlume d’intelligenza, sfruttare l’inaudito e irripetibile pregio di un simile incontro con l’uomo più grande e sapiente di tutta la storia umana? Cosa sarebbe potuto scaturire e nascere di meravigliosamente utile da un incontro così, a vantaggio e per il vero benessere di tutta l’umanità? Che straordinaria opportunità, che occasione unica e ricchissima, che possibilità vantaggiosissima e incommensurabile è stata questa? Un incontro così, se sfruttato in modo intelligente, avrebbe potuto cambiare la storia dell’umanità e sospingerla verso un’evoluzione luminosissima. E noi uomini come abbiamo sfruttato questo incontro unico e incredibilmente prezioso? Come abbiamo organizzato l’incontro storico con l’uomo più grande di tutta la storia dell’uomo? L’abbiamo messo ai ferri in una fetida prigione, decapitato per una festa di compleanno da uno smidollato manipolo di smargiassi panciuti politicanti, eccitati dal ballo di un’adolescente e, tutto questo, sotto la guida e la supervisione satanica di una perfida donna. La testa sanguinante di Giovanni l’Immergitore, su di un vassoio ancora unto di portata, è la risposta della nostra generazione all’incontro con l’uomo più evoluto, grande, illuminato della storia. Una manciata di anni dopo, frutto della stessa matrice di stupidità e violenza, con arrogante perfidia, verrà consegnato alla croce e alla morte Gesù, il Salvatore del mondo, il Messia, il Figlio di Dio.
Questo atteggiamento e comportamento violento e arrogante, segno indiscutibile di ignoranza e infinita stupidità, che questa nostra generazione ha sempre riservato al meglio del meglio, non avrà forse qualche ricaduta sulla qualità e le prospettive della nostra vita?