Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 1 Agosto 2020

17a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Geremìa 26,11-16.24; Salmo 68,15-16.30-31.33-34; Vangelo di Matteo 14,1-12

Salmo 68,15-16.30-31.33-34

Nel tempo della benevolenza, rispondimi, Signore.

15 Liberami dal fango, perché io non affondi,
che io sia liberato dai miei nemici e dalle acque profonde.
16
Non mi travolga la corrente,
l’abisso non mi sommerga,
la fossa non chiuda su di me la sua bocca.

30 Io sono povero e sofferente:
la tua salvezza, Dio, mi ponga al sicuro.
31
Loderò il nome di Dio con un canto,
lo magnificherò con un ringraziamento.

33 Vedano i poveri e si rallegrino;
voi che cercate Dio, fatevi coraggio,
34
perché il Signore ascolta i miseri
e non disprezza i suoi che sono prigionieri.

Vangelo di Matteo 14,1-12

1 In quel tempo al tetrarca Erode giunse notizia della fama di Gesù. 2 Egli disse ai suoi cortigiani: «Costui è Giovanni il Battista. È risorto dai morti e per questo ha il potere di fare prodigi!» 3 Erode infatti aveva arrestato Giovanni e lo aveva fatto incatenare e gettare in prigione a causa di Erodìade, moglie di suo fratello Filippo. 4 Giovanni infatti gli diceva: «Non ti è lecito tenerla con te!» 5 Erode, benché volesse farlo morire, ebbe paura della folla perché lo considerava un profeta. 6 Quando fu il compleanno di Erode, la figlia di Erodìade danzò in pubblico e piacque tanto a Erode 7 che egli le promise con giuramento di darle quello che avesse chiesto. 8 Ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un vassoio, la testa di Giovanni il Battista». 9 Il re si rattristò, ma a motivo del giuramento e dei commensali ordinò che le venisse data 10 e mandò a decapitare Giovanni nella prigione. 11 La sua testa venne portata su un vassoio, fu data alla fanciulla e lei la portò a sua madre.
12
I suoi discepoli si presentarono a prendere il cadavere, lo seppellirono e andarono a informare Gesù.

Il meglio del meglio

È Gesù stesso a rivelare che Giovanni l’Immergitore è il più grande tra i nati di donna. Giovanni, per sapienza, intelligenza, santità, grandezza interiore, fedeltà a Dio, profezia, poteri spirituali, capacità di amare Dio e i fratelli, è il meglio del meglio di tutti gli uomini e le donne di tutta la storia di questa terra. Come avrebbe potuto un gruppo umano, dotato di un semplice barlume d’intelligenza, sfruttare l’inaudito e irripetibile pregio di un simile incontro con l’uomo più grande e sapiente di tutta la storia umana? Cosa sarebbe potuto scaturire e nascere di meravigliosamente utile da un incontro così, a vantaggio e per il vero benessere di tutta l’umanità? Che straordinaria opportunità, che occasione unica e ricchissima, che possibilità vantaggiosissima e incommensurabile è stata questa? Un incontro così, se sfruttato in modo intelligente, avrebbe potuto cambiare la storia dell’umanità e sospingerla verso un’evoluzione luminosissima. E noi uomini come abbiamo sfruttato questo incontro unico e incredibilmente prezioso? Come abbiamo organizzato l’incontro storico con l’uomo più grande di tutta la storia dell’uomo? L’abbiamo messo ai ferri in una fetida prigione, decapitato per una festa di compleanno da uno smidollato manipolo di smargiassi panciuti politicanti, eccitati dal ballo di un’adolescente e, tutto questo, sotto la guida e la supervisione satanica di una perfida donna. La testa sanguinante di Giovanni l’Immergitore, su di un vassoio ancora unto di portata, è la risposta della nostra generazione all’incontro con l’uomo più evoluto, grande, illuminato della storia. Una manciata di anni dopo, frutto della stessa matrice di stupidità e violenza, con arrogante perfidia, verrà consegnato alla croce e alla morte Gesù, il Salvatore del mondo, il Messia, il Figlio di Dio.
Questo atteggiamento e comportamento violento e arrogante, segno indiscutibile di ignoranza e infinita stupidità, che questa nostra generazione ha sempre riservato al meglio del meglio, non avrà forse qualche ricaduta sulla qualità e le prospettive della nostra vita?