Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Mercoledì 17 Giugno 2020

11a settimana del tempo Ordinario

Parola del giorno
Secondo libro dei Re 2,1.6-14; Salmo 30,20-21.24; Vangelo di Matteo 6,1-6.16-18

Salmo 30,20-21.24

Rendete saldo il vostro cuore, voi tutti che sperate nel Signore.
Oppure: Saldo è il cuore del giusto che spera nel Signore.

20 Quanto è grande la tua bontà, Signore!
La riservi per coloro che ti temono,
la dispensi, davanti ai figli dell’uomo,
a chi in te si rifugia.

21 Tu li nascondi al riparo del tuo volto,
lontano dagli intrighi degli uomini;
li metti al sicuro nella tua tenda,
lontano dai litigi delle lingue.

24 Amate il Signore, voi tutti suoi fedeli;
il Signore protegge chi ha fiducia in lui
e ripaga in abbondanza chi opera con superbia.

Vangelo di Matteo 6,1-6.16-18

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 1 «State attenti a non praticare la vostra giustizia davanti agli uomini per essere ammirati da loro, altrimenti non c’è ricompensa per voi presso il Padre vostro che è nei cieli.
2 Dunque, quando fai l’elemosina, non suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere lodati dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 3 Invece, mentre tu fai l’elemosina, non sappia la tua sinistra ciò che fa la tua destra, 4 perché la tua elemosina resti nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
5 E quando pregate, non siate simili agli ipocriti che, nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, amano pregare stando ritti, per essere visti dalla gente. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 6 Invece, quando tu preghi, entra nella tua camera, chiudi la porta e prega il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà.
16 E quando digiunate, non diventate malinconici come gli ipocriti, che assumono un’aria disfatta per far vedere agli altri che digiunano. In verità io vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. 17 Invece, quando tu digiuni, profùmati la testa e làvati il volto, 18 perché la gente non veda che tu digiuni, ma solo il Padre tuo, che è nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompenserà».

Lui vede

Lui vede nel segreto e vede l’ambizione che sta facendo scivolare il mondo verso l’abisso del simulacro della pace che non è la sua pace, la pace che Lui, il Signore di tutte le cose, è venuto a portare. La pace sua è perdono, misericordia, condivisione, giustizia. Quella del mondo è la pace dei predatori, quella circoscritta nelle costituzioni umane più rispettate e onorate della Parola divina. Pace osannata, doverosa, scritta, cantata, imbandierata, quella pace costruita con gli eserciti, che permette ai predatori con le loro leggi di compiere ogni tipo di sopruso e corruzione, violenza e terrore.
Lui vede nel segreto e vede l’ambizione compiersi ogni secondo nell’orrore più devastante, orrore dei poveri che, istigati dai ricchi e dai potenti predatori, si fanno la guerra tra loro nei campi di battaglia, nei tribunali, nei posti di lavoro, negli stadi, per la strada, in casa.
I poveri si fanno la guerra tra loro, e i predatori sbranano la terra e fanno violenza al regno dell’amore, che Gesù è venuto a portare come unica soluzione affinché l’uomo non s’inabissi miseramente nell’autodistruzione. Lui vede nel segreto e vede l’ambizione dei predatori trasformarsi in persecuzione, derisione, calunnia, sfruttamento e abbandono di coloro che Lui stesso aveva donato all’umanità per guarirla dalle sue malattie, liberarla dalla sua ignoranza, ispirarla con la conoscenza del vangelo per aprirle il cuore all’amore. È in questo modo che gli uomini, con le loro mani, eliminano da loro stessi gli unici parafulmini utili contro il Maligno, le uniche ancore di salvezza possibili. Lui vede nel segreto e vede l’ambizione che inganna gli uomini a non coltivare per nulla il regno dell’amore, ma a preferire di coltivare il regno della paura, seminando ovunque, con impegno e con tutte le forze, i semi del successo, della vanità, dell’avidità. Lui vede nel segreto e vede che l’ambizione si è sostituita all’amore. L’ambizione rinnega l’amore, lo denuda e lo riduce a brandelli velenosi. Lui vede nel segreto e vede l’ambizione di tutti quelli che trasformano la loro vita in un meccanismo calcolato di compiacimento, per piacere a tutti gli altri e compiacere tutti gli altri. Lui vede nel segreto e vede che l’ambizione ha ingannato gli uomini perfino nella loro possibilità di trasmettere la vita. L’ambizione ha ingannato gli uomini al punto che credono di aver avuto la vita dal padre e dalla madre terreni, e perdono così la loro regalità e nobiltà divina, oltre che il rapporto intimo con il loro vero Padre e Madre, Signore e Dio. Lui vede nel segreto e vede che l’ambizione si è sostituita all’anima, al cuore, ai sogni dei suoi figli ed è diventata la vera regina del regno umano. Lui vede e tace. Lui vede tutto e ogni cosa e tace; tace perché l’Amore non ritiene rispettoso e onorevole nei nostri confronti aggiungere qualcosa all’evidenza del nostro fallimento. Lui vede e tace, e continua ad amare, continua ad avere misericordia infinita. Lui vede e ama, ma non può costringerci a coltivare il Regno dell’Amore se noi non desideriamo goderne i frutti. Lui vede e con tenerezza infinita ci affida alle braccia dolcissime della grande Madre Maria, perché dove non riesce a entrare la sapienza del vangelo, la potenza del sacrificio amoroso di Gesù, possa fare breccia la tenerissima carezza, la tiepida e profumatissima lacrima della Madre celeste.