Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 11 Giugno 2020

San Barnaba apostolo

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 11,21b-26; 13,1-3; Salmo 97,1-6; Vangelo di Matteo 10,7-13

Salmo 97,1-6

Annunzierò ai fratelli la salvezza del Signore.

1 Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

2 Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
3 Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
4 Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

5 Cantate inni al Signore con la cetra,
con la cetra e al suono di strumenti a corde;
6 con le trombe e al suono del corno
acclamate davanti al re, il Signore.

Vangelo di Matteo 10,7-13

In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli: 7 «Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino. 8 Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. 9 Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, 10 né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento. 11 In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti. 12 Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. 13 Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi».

Così semplice così difficile

Strada facendo, predicate, dicendo che il regno dei cieli è vicino.
Così semplice, così difficile. Semplice, perché si tratta di annunciare qualcosa che non proviene dall’uomo, ma è per l’assoluto vantaggio e beneficio di tutti gli uomini. Si tratta di annunciare qualcosa che non è di nostra proprietà, ma è per noi. È un messaggio completamente nuovo e mai sentito, di una bellezza mai vista e inaudita, che conduce inevitabilmente solo alla gioia e alla felicità. È difficile, perché abbiamo paura di annunciare un messaggio che ha la potenza di cambiare tutto, proprio tutto, iniziando a cambiare l’uomo da dentro: nessuno di noi è pronto ad abbandonare per sempre le abitudini, le certezze, gli addestramenti, i propri vantaggi, l’orientamento mentale così dedicato all’interesse e al guadagno.
Guarite gli infermi, risuscitate i morti, purificate i lebbrosi, scacciate i demòni.
Così semplice, così difficile. Semplice, perché guarire è un dono di Gesù, una potenza da lui affidataci per il bene di tutti e di ciascuno, per realizzare all’istante, nella pelle dell’uomo, la forza e l’armonia spirituale delle procedure evangeliche annunciate. Difficile, perché non vogliamo accettare che Gesù non vuole e non ha mai voluto separare la salvezza dalla salute: lui ci vuole sempre e contemporaneamente sani nel corpo e salvi nello spirito, in pace e felici nel cuore. Il primo segno secondo cui i seguaci di Gesù non erano più radicati nel vangelo è stata la netta separazione tra il dono di annunciare e il dono di guarire gli ammalati, risuscitare i morti, cacciare i demoni.
Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date.
Così semplice, così difficile. Semplice, perché è una realtà oltre ogni evidenza, tutto e sempre riceviamo da Lui. Semplice, perché la gratuità è una delle più grandi energie dell’universo e tutto rende possibile. Difficile, perché per paura di perdere il potere e il prestigio, per amor di ambizione e vanità abbiamo confuso il dono con il controllo, il compito di amministrare con la presunzione del possedere, il servizio di guidare con l’arroganza del comandare.
Non procuratevi oro né argento né denaro nelle vostre cinture, né sacca da viaggio, né due tuniche, né sandali, né bastone, perché chi lavora ha diritto al suo nutrimento.
Così semplice, così difficile. Semplice, perché da nessuna sostanza umana possiamo ricevere energia dedicata e funzionante per la nostra vita. Semplice, perché l’energia dedicata al metabolismo spirituale dell’uomo può nutrirsi solo delle energie di Dio, ed è evidente che le cose costringono all’attaccamento, l’attaccamento al possesso, ed entrambi riducono il movimento della mente e dell’anima e determinano la morte della vita. Difficile, perché le antiche ferite ci obbligano alla paura che ci manchi sempre qualcosa, e ci obbligano al trattenere e al possedere. Difficile, perché siamo stati addestrati nell’inganno gigantesco che il denaro e le cose possano darci sicurezza e benessere, felicità e considerazione, mentre, in verità, ci tolgono tempo, energia, salute, serenità, relazioni, amore, vita.
In qualunque città o villaggio entriate, domandate chi là sia degno e rimanetevi finché non sarete partiti.
Così semplice, così difficile. Semplice, perché in ogni angolo del mondo, secondo le procedure del regno dell’amore, ci sarà sempre qualcuno con il cuore al posto giusto, capace di essere grato della ricchezza portata dalla conoscenza di Gesù e della sua Parola e tradurrà questa gratitudine in generosità e condivisione. Difficile, perché anche la ricchezza straordinaria del vangelo può essere preda di feroci predatori che la utilizzano falsamente per predare i popoli della loro forza e ridurli alla più abbietta ignoranza e sottomissione.
Entrando nella casa, rivolgetele il saluto. Se quella casa ne è degna, la vostra pace scenda su di essa; ma se non ne è degna, la vostra pace ritorni a voi.
Così semplice, così difficile. Semplice, perché la pace è un’energia, è una forza vera e propria, e la può ricevere solo chi ne è degno, solo chi desidera utilizzarla per unire, non per separare. Difficile, perché, per interessi e vantaggi di ogni tipo, ovunque si confondono facilmente e volutamente sottomissione con obbedienza, compromesso con pace, legge con giustizia, compiacimento con felicità, e così la forza della pace non trova cuori, menti, mani, piedi degni di essere caricati della sua energia divina.
Semplice e difficile, come solo il vangelo può essere.