Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 7 Giugno 2020

Santissima Trinità – Anno A

Parola del giorno
Èsodo 34,4b-6.8-9; Salmo: Danièle 3,52a.52c-53a.54a.55a.56a; Seconda lettera ai Corìnzi 13,11-13; Vangelo di Giovanni 3,16-18

A Te la lode e la gloria

Daniele 3,52a.52c-53a.54a.55a.56a

A te la lode e la gloria nei secoli!

52 Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri,
benedetto il tuo nome glorioso e santo.

53 Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso,
54 benedetto sei tu sul trono del tuo regno.

55 Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini.
56 Benedetto sei tu nel firmamento del cielo.

Vangelo di Giovanni 3,16-18

In quel tempo, disse Gesù a Nicodèmo: 16 «Dio ha tanto amato il mondo da dare il Figlio unigenito, perché chiunque crede in lui non vada perduto, ma abbia la vita eterna.
17
Dio, infatti, non ha mandato il Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.
18
Chi crede in lui non è condannato; ma chi non crede è già stato condannato, perché non ha creduto nel nome dell’unigenito Figlio di Dio».

Tutto l’amore

Non ha limiti l’amore di Dio Padre per noi, ma non è tutto. È un amore tenerissimo e sempre infinitamente gentile, appassionato e fedele, che ci pervade totalmente anche quando ci sentiamo soli e abbandonati, ma non è tutto. Dio Padre non domina mai l’uomo, non domina mai la sua volontà e il suo cuore, Dio Padre desidera semplicemente farci innamorare di lui perché l’amore chiama amore e cerca amore. Ma non è tutto. Il suo immenso amore di Padre si manifesta pienamente quando per amore dei suoi figli dona al mondo il suo stesso Figlio, anche se questo comporta consegnare il proprio Figlio nelle mani dei suoi stessi carnefici, ma non è tutto. C’è dell’altro. E questa è veramente , ma veramente, una cosa misteriosa.
Il vero grande mistero di Dio non è che è un unico Dio in tre persone – se in natura è possibile al fuoco essere un’unica sostanza ed esistere in tre persone distinte, luce, fiamma, calore, dev’essere semplicemente possibile anche per l’Onnipotente –, no, il vero mistero di Dio è un altro. La mente umana non riesce a capire, accettare, comprendere che Dio Padre, Dio Figlio Gesù, Dio Spirito Paraclito è sì bontà infinita, misericordia viscerale, provvidenza premurosa, ma prima di tutto e sopra tutto è completamente, follemente, totalmente innamorato di noi, di ciascuno di noi. Questo è veramente misterioso: Dio è innamorato di noi. La nostra mente fatica ad accettare questa verità sublime e sconvolgente, e la vita di schiavitù e miseria, lotte e divisioni, che ci siamo costruiti, ne è la prova evidente.
Dio è innamorato di noi e non basterà l’eternità per provare lo splendore, la totalità, la fragranza, l’unione, la pace, la pienezza di questo travolgente amore.
Una preghiera potremmo fare alla Trinità Santissima:

Padre Santo,
Figlio Santo,
Santo Paraclito
facci sentire dentro
quanto sei innamorato di noi.
Così che l’immensità del tuo amore per noi,
ora impossibile per la nostra mente,
renda per sempre possibile al nostro cuore
l’amore per te.
Amen