Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 5 Giugno 2020

9a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Seconda lettera a Timòteo 3,10-16; Salmo 118,157.160-161.165-166.168; Vangelo di Marco 12,35-37

Salmo 118,157.160-161.165-166.168

Grande pace, Signore, per chi ama la tua legge.

157 Molti mi perseguitano e mi affliggono,
ma io non abbandono i tuoi insegnamenti.
160
La verità è fondamento della tua parola,
ogni tuo giusto giudizio dura in eterno.

161 I potenti mi perseguitano senza motivo,
ma il mio cuore teme solo le tue parole.
165
Grande pace per chi ama la tua legge:
nel suo cammino non trova inciampo.

166 Aspetto da te la salvezza, Signore,
e metto in pratica i tuoi comandi.
168
Osservo i tuoi precetti e i tuoi insegnamenti:
davanti a te sono tutte le mie vie.

Vangelo di Marco 12,35-37

In quel tempo, 35 insegnando nel tempio, Gesù diceva: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo è figlio di Davide? 36 Disse infatti Davide stesso, mosso dallo Spirito Santo: “Disse il Signore al mio Signore:
 Siedi alla mia destra,
 finché io ponga i tuoi nemici 
sotto i tuoi piedi”.
37
Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?» E la folla numerosa lo ascoltava volentieri.

La signoria

Il grande re Davide è stato re del suo popolo, non il Re del suo popolo, è stato signore del suo popolo, ma non il Signore del suo popolo. Il Signore della vita è uno e uno solo e, ogni volta che viene sostituito con altri signori e signorie, l’umanità perde la via, va fuori asse, si sbilancia verso l’estinzione. La causa di tutti i mali dell’umanità è una e una sola, l’idolatria. Cos’è l’idolatria? L’idolatria è considerare irreale ciò che è reale e considerare reale ciò che è irreale. L’idolatria è lo scambio e la confusione, consapevole o meno, tra la Signoria e le signorie.
Questi gli effetti inequivocabili della sostituzione della signoria di Dio con altre signorie. Primo tra tutti è la diminuzione di energia in tutte le dimensioni della vita dell’uomo. L’uomo entra in uno stato di ipoenergia a tutti i livelli, spirituale, psichico, fisico, perché cerca energia a lui dedicata in ciò che non può fornirgliene in nessun modo. Cercare energia dedicata al metabolismo psico-spirituale dell’uomo in ciò che energia dedicata non ha è come voler fare colazione leccando una rotaia della ferrovia. Quando una persona ha paura, in verità prova un’emozione che deriva da un processo spirituale e mentale che attua uno scambio-confusione di signoria, un atto di idolatria. Aver paura di una persona, di un evento significa riconoscere potere, forza, signoria a quella persona e a quell’evento più che a Dio. Tutte le persone e gli eventi che ci fanno paura sono in realtà dei falsi, degli impostori, degli imbroglioni, perché non sono Dio e non possono avere la potenza e la forza di Dio. In questa confusione tra la Signoria vera e le signorie degli impostori vi è tutto il consumo e lo spreco di energie e l’impossibilità di ripristinarle. Onorare la voce, gli insegnamenti, le aspettative, la signoria del padre terreno più della voce, degli insegnamenti, delle aspettative della Signoria del Padre del cielo è idolatria delle più diffuse e pericolose. Temere il giudizio degli altri è un modo consueto per rendere gli altri potenti signori della nostra vita anche senza accorgersene.
L’idolatria ha come secondo effetto l’appropriazione e l’espropriazione, il dominio e la schiavitù, la ricchezza e la miseria, il dominio dei pochi e la schiavitù dei molti. Essa comporta la manipolazione delle risorse della terra e della natura, a uso e consumo dei pochi e a svantaggio dei molti, comporta l’inquinamento, la devastazione delle risorse, la morte del rispetto, ogni tipo di violenza e aggressività.
Il terzo effetto dell’idolatria è l’impoverimento intellettuale dell’uomo che, abituandosi a sostituire la Signoria assoluta con le signorie relative, entra in uno stato di confusa depressione energetico-intellettuale che viene definita genericamente ignoranza. L’incapacità di usare le potenzialità intellettuali per mettere insieme tutte le informazioni, anche da parte dei sapienti e dei dotti della terra, è ignoranza. In un viaggio di mille chilometri, necessari per conoscere una terra, fermarsi dopo i primi dieci metri, con la certezza di avere visto tutto di quella terra, è ignoranza.
Il quarto effetto dell’idolatria è l’infelicità. L’infelicità è la prima cosa che ha provato Lucifero quando si è ribellato alla Signoria di Dio e sarà l’ultima che proverà per sempre quando sarà rinchiuso nel suo regno. La tristezza, l’assenza di gioia, la tensione, l’ansia, i sensi di colpa, l’inquietudine sono gli effetti più intimi e personali dello scambio-confusione di signoria.
Quando l’uomo figlio di Dio si ribella alla Signoria, alla Paternità e Maternità di Dio, perde la sua figliolanza divina e può diventare e sentirsi figlio di chiunque, perfino di un padre e di una madre terreni, di una patria, di un periodo storico, di un’ideologia, di una religione, delle aspettative degli altri, di un impero, di un tiranno, della morte. In questo perverso, ignorante e confuso processo di scambio-confusione di signorie, i teologi e i biblisti del tempo avevano fatto entrare anche Gesù, anche Gesù per loro era diventato figlio di qualcuno, era diventato, simbolicamente o meno, figlio di Davide. Gesù chiarisce con deciso tono di disappunto che lui, il Messia, il Signore, è il Signore del creato e di ogni cosa e non può essere figlio di nessun uomo di questa terra. Gesù sottolinea dunque con forza che Lui il Signore è il Figlio del Padre Celeste e nemmeno simbolicamente accetta di essere annunciato e nominato come figlio di padre terreno, nemmeno del grande re Davide. Davide stesso lo chiama Signore: da dove risulta che è suo figlio?