Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 25 Maggio 2020

7a settimana di Pasqua

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 19,1-8; Salmo 67,2-5a.5c.6-7b; Vangelo di Giovanni 16,29-33

Salmo 67,2-5a.5c.6-7b

Regni della terra, cantate a Dio.
Oppure: Cantate a Dio, inneggiate al suo nome.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

2 Sorga Dio e siano dispersi i suoi nemici
e fuggano davanti a lui quelli che lo odiano.
3 Come si dissolve il fumo, tu li dissolvi;
come si scioglie la cera di fronte al fuoco,
periscono i malvagi davanti a Dio.

4 I giusti invece si rallegrano,
esultano davanti a Dio
e cantano di gioia.
5 Cantate a Dio, inneggiate al suo nome:
Signore è il suo nome.

6 Padre degli orfani e difensore delle vedove
è Dio nella sua santa dimora.
7 A chi è solo, Dio fa abitare una casa,
fa uscire con gioia i prigionieri.

Vangelo di Giovanni 16,29-33

In quel tempo, dissero i discepoli a Gesù: 29 «Ecco, ora parli apertamente e non più in modo velato. 30 Ora sappiamo che tu sai tutto e non hai bisogno che alcuno t’interroghi. Per questo crediamo che sei uscito da Dio».
31 Rispose loro Gesù: «Adesso credete? 32 Ecco, viene l’ora, anzi è già venuta, in cui vi disperderete ciascuno per conto suo e mi lascerete solo; ma io non sono solo, perché il Padre è con me. 33 Vi ho detto questo perché abbiate pace in me. Nel mondo avete tribolazioni, ma abbiate coraggio: io ho vinto il mondo!»

Dispersi

Anche Satana non ha alcun dubbio che Gesù è uscito da Dio e che conosce tutto e ogni cosa. Anche Satana crede in Dio, nel Paraclito e in Gesù, ma sicuramente non ama, non conosce l’amore e non vive dentro il cuore di Dio e con il cuore in comunione con Gesù e con il Paraclito. Credere, conoscere, sapere non coincidono mai automaticamente con condivisione, amore, unità, senza una scelta precisa dell’anima. Anzi. Credere senza amore, senza rispetto degli altri e della vita è la fonte di ogni fanatismo ingannatore, di ogni totalitarismo violento, di ogni terribile separazione e divisione. C’è un modo di propagare i credo delle religioni che è all’origine stessa della divisione e della separazione nel cuore degli individui e dei popoli. C’è un modo di credere e far credere che crea inedia, ignoranza, invidia, violenza e disagio, disarmonia e violenza. C’è un modo di evangelizzare Gesù che lascia Gesù isolato e solo, tradito e deriso in mezzo agli imperi, ai compromessi, alle montagne di parole e discorsi. Per questo, letteralmente nel testo greco, Gesù afferma e profetizza con decisione: Ecco viene l’ora, ed è venuta che sarete dispersi ciascuno alle proprie cose e me solo lascerete. È una profezia che annuncia tempi di totale separazione e divisione tra coloro che credono in Gesù e, nello stesso tempo, va oltre, molto oltre nel tempo e nello spazio, fino ai giorni violenti della sua condanna e morte. Gesù annuncia e profetizza che un certo modo di proporre il credo, un certo modo di far conoscere la fede e di far credere in Gesù lungo la storia, anche se protratto con impegno indefesso, zelo indeformabile, fanatismo legalizzato, sarà il modo certo per tradire Gesù e lasciarlo solo in mezzo alla storia, inascoltato dal cuore e deriso dalla mente dell’uomo. Questo certo modo di proporre Gesù freddo, vissuto solo per dovere, fanatismo, volontarismo, senza anima e amore, sarà il modo certo per avviare il motore stesso della gigantesca macchina che sta viaggiando verso la divisione e la separazione dei credenti in Gesù, in infiniti rivoli e radici senza più sale e forza per opporsi al Maligno e illuminare il mondo.