Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 28 Aprile 2020

3a settimana di Pasqua

Parola del giorno
Atti degli Apostoli 7,51 - 8,1a; Salmo 30,3c-4.6.7b.8a.17.22b; Vangelo di Giovanni 6,30-35

Salmo 30,3c-4.6.7b.8a.17.22b

Alle tue mani, Signore, affido il mio spirito.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

3 Sii per me una roccia di rifugio,
un luogo fortificato che mi salva.
4 Perché mia rupe e mia fortezza tu sei,
per il tuo nome guidami e conducimi.

6 Alle tue mani affido il mio spirito;
tu mi hai riscattato, Signore, Dio fedele.
7 Io confido nel Signore.
8 Esulterò e gioirò per la tua grazia.

17 Sul tuo servo fa’ splendere il tuo volto,
salvami per la tua misericordia.
22 Benedetto il Signore,
che per me ha fatto meraviglie di grazia.

Vangelo di Giovanni 6,30-35

In quel tempo la folla disse a Gesù: 30 «Quale segno tu compi perché vediamo e ti crediamo? Quale opera fai? 31 I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto: “Diede loro da mangiare un pane dal cielo”».
32
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità io vi dico: non è Mosè che vi ha dato il pane dal cielo, ma è il Padre mio che vi dà il pane dal cielo, quello vero. 33 Infatti il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
34
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». 35 Gesù rispose loro: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai!»

Pane

Ci sono più occhi o più luce? C’è più cielo o ci sono più ali? C’è più aria o ci sono più polmoni? C’è più amore o ci sono più cuori? Qualsiasi sia il numero degli occhi che stanno assorbendo luce in questo momento, la luce non diminuisce. Per quante siano le ali che stanno solcando i cieli in questo momento, il cielo non cambia di dimensioni. Per quanti polmoni stiano respirando in questo momento, l’aria non diminuisce. Qualsiasi sia il numero delle menti al lavoro in questo momento per inventare cose, la fantasia non diminuisce. Per quanto incalcolabile sia il numero dei cuori che stanno vivendo amore in questo momento, l’amore non diminuisce. Per quanto sia incalcolabile il numero delle preghiere che stanno salendo al cielo da ogni frammento di terra in questo istante, la Provvidenza divina non diminuisce le risposte e la tenerezza. Per quanti siano i peccati e le azioni oscure dell’uomo su tutta la terra in questo momento, l’amore di Dio e la sua misericordia per l’uomo non diminuiscono.
Illimitati e smisurati: i doni di Dio sono così, così gli alimenti e le energie che Dio dona all’uomo per la sussistenza. Gesù incarna tutti questi beni e si annuncia al mondo come il pane, l’unico pane che realizza in sé ogni alimentazione possibile, l’origine stessa di ogni alimento e pane per il corpo, la mente, lo spirito. Un Pane vivo e vivificante per tutti, senza limiti e misure, un pane per tutte le fami dell’uomo, per tutta la fame dell’uomo.
Per questo motivo, quando l’uomo non si alimenta più del pane di Gesù, pane che ha in sé il sigillo di Dio Padre, anche il pane della tavola umana, in tutte le sue forme, sarà sempre meno delle bocche da sfamare.