Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Mercoledì 1 Aprile 2020

5a settimana di Quaresima

Parola del giorno
Danièle 3,14-20.46.50.91-92.95; Salmo: Danièle 3,52a.52c.53a.54a.55a.56a; Vangelo di Giovanni 8,31-42

Salmo 3,52.52.53.54.55.56

A te la lode e la gloria nei secoli.

52 Benedetto sei tu, Signore, Dio dei padri nostri.
Benedetto il tuo nome glorioso e santo.

53 Benedetto sei tu nel tuo tempio santo, glorioso.
54
Benedetto sei tu sul trono del tuo regno.

55 Benedetto sei tu che penetri con lo sguardo gli abissi e siedi sui cherubini.
56
Benedetto sei tu nel firmamento del cielo.

Vangelo di Giovanni 8,31-42

In quel tempo, 31 Gesù disse a quei Giudei che gli avevano creduto: «Se rimanete nella mia parola, siete davvero miei discepoli; 32 conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». 33 Gli risposero: «Noi siamo discendenti di Abramo e non siamo mai stati schiavi di nessuno. Come puoi dire: “Diventerete liberi”?»
34
Gesù rispose loro: «In verità, in verità io vi dico: chiunque commette il peccato è schiavo del peccato. 35 Ora, lo schiavo non resta per sempre nella casa; il figlio vi resta per sempre. 36 Se dunque il Figlio vi farà liberi, sarete liberi davvero. 37 So che siete discendenti di Abramo. Ma intanto cercate di uccidermi perché la mia parola non trova accoglienza in voi. 38 Io dico quello che ho visto presso il Padre; anche voi dunque fate quello che avete ascoltato dal padre vostro».
39
Gli risposero: «Il padre nostro è Abramo». Disse loro Gesù: «Se foste figli di Abramo, fareste le opere di Abramo. 40 Ora invece voi cercate di uccidere me, un uomo che vi ha detto la verità udita da Dio. Questo, Abramo non l’ha fatto. 41 Voi fate le opere del padre vostro». Gli risposero allora: «Noi non siamo nati da prostituzione; abbiamo un solo padre: Dio!» 42 Disse loro Gesù: «Se Dio fosse vostro padre, mi amereste, perché da Dio sono uscito e vengo; non sono venuto da me stesso, ma lui mi ha mandato».

Rifiuto

La mente umana si muove verso qualcosa o qualcuno solo se da quel qualcosa o da quel qualcuno si sente capita nel suo particolare modo di concepire la realtà, di vedere le cose. Nella stragrande maggioranza, i ragionamenti umani sono guidati e governati mentalmente dal timone del pregiudizio, ed è dunque ovvio che la mente si senta capita e compresa da un’altra mente se corrisponde alla sua particolarissima sequenza di pregiudizi. Questo è il motivo per cui, anche se siamo esseri ragionevoli, ragioniamo poco e ragioniamo male. Questa irragionevolezza comune è il contesto che rende il rifiuto della novità, dell’apertura a nuovi orizzonti sempre un atto di violenza, un atto mentale e cardiaco di durezza sul quale è impossibile costruire qualcosa di vitale e luminoso.
I dirigenti del popolo vogliono uccidere Gesù, vogliono eliminarlo, rifiutano per partito preso la sua Parola, la sua visione, le sue procedure. Prima che la negazione di una nuova visione spirituale, questo è un atto irragionevole, un atto di profonda e imperdonabile stupidità, con la quale s’innesca l’autodistruzione stessa della vita, di ogni vita e della sopravvivenza stessa.