Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 29 Marzo 2020

5a di Quaresima – Anno A

Parola del giorno
Ezechièle 37,12-14; Salmo 129,1-8; Lettera agli Romani 8,8-11; Vangelo di Giovanni 11,1-45

Il Signore è bontà e misericordia

Salmo 129,1-8

Il Signore è bontà e misericordia.

1 Dal profondo a te grido, o Signore;
2 Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

3 Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
4 Ma con te è il perdono:
così avremo il tuo timore.

5 Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
6 L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle l’aurora,
7 Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
8 Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

Vangelo di Giovanni 11,1-45

In quel tempo, 1 un certo Lazzaro di Betània, il villaggio di Maria e di Marta sua sorella, era malato. 2 Maria era quella che cosparse di profumo il Signore e gli asciugò i piedi con i suoi capelli; suo fratello Lazzaro era malato. 3 Le sorelle mandarono dunque a dire a Gesù: «Signore, ecco, colui che tu ami è malato».
4
All’udire questo, Gesù disse: «Questa malattia non porterà alla morte, ma è per la gloria di Dio, affinché per mezzo di essa il Figlio di Dio venga glorificato». 5 Gesù amava Marta e sua sorella e Lazzaro. 6 Quando sentì che era malato, rimase per due giorni nel luogo dove si trovava. 7 Poi disse ai discepoli: «Andiamo di nuovo in Giudea!» 8 I discepoli gli dissero: «Rabbì, poco fa i Giudei cercavano di lapidarti e tu ci vai di nuovo?» 9 Gesù rispose: «Non sono forse dodici le ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perché vede la luce di questo mondo; 10 ma se cammina di notte, inciampa, perché la luce non è in lui». 11 Disse queste cose e poi soggiunse loro: «Lazzaro, il nostro amico, si è addormentato; ma io vado a svegliarlo». 12 Gli dissero allora i discepoli: «Signore, se si è addormentato, si salverà». 13 Gesù aveva parlato della morte di lui; essi invece pensarono che parlasse del riposo del sonno. 14 Allora Gesù disse loro apertamente: «Lazzaro è morto 15 e io sono contento per voi di non essere stato là, affinché voi crediate; ma andiamo da lui!» 16 Allora Tommaso, chiamato Dìdimo, disse agli altri discepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui!» 17 Quando Gesù arrivò, trovò Lazzaro che già da quattro giorni era nel sepolcro. 18 Betània distava da Gerusalemme meno di tre chilometri 19 e molti Giudei erano venuti da Marta e Maria a consolarle per il fratello. 20 Marta dunque, come udì che veniva Gesù, gli andò incontro; Maria invece stava seduta in casa. 21 Marta disse a Gesù: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto! 22 Ma anche ora so che qualunque cosa tu chiederai a Dio, Dio te la concederà». 23 Gesù le disse: «Tuo fratello risorgerà». 24 Gli rispose Marta: «So che risorgerà nella risurrezione dell’ultimo giorno». 25 Gesù le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muore, vivrà; 26 chiunque vive e crede in me, non morirà in eterno. Credi questo?» 27 Gli rispose: «Sì, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio, colui che viene nel mondo».
28
Dette queste parole, andò a chiamare Maria, sua sorella, e di nascosto le disse: «Il Maestro è qui e ti chiama». 29 Udito questo, ella si alzò subito e andò da lui. 30 Gesù non era entrato nel villaggio, ma si trovava ancora là dove Marta gli era andata incontro. 31 Allora i Giudei, che erano in casa con lei a consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, pensando che andasse a piangere al sepolcro.
32
Quando Maria giunse dove si trovava Gesù, appena lo vide si gettò ai suoi piedi dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto!» 33 Gesù allora, quando la vide piangere, e piangere anche i Giudei che erano venuti con lei, si commosse profondamente e, molto turbato, 34 domandò: «Dove lo avete posto?» Gli dissero: «Signore, vieni a vedere!» 35 Gesù scoppiò in pianto. 36 Dissero allora i Giudei: «Guarda come lo amava!» 37 Ma alcuni di loro dissero: «Lui, che ha aperto gli occhi al cieco, non poteva anche far sì che costui non morisse?»
38
Allora Gesù, ancora una volta commosso profondamente, si recò al sepolcro: era una grotta e contro di essa era posta una pietra. 39 Disse Gesù: «Togliete la pietra!» Gli rispose Marta, la sorella del morto: «Signore, manda già cattivo odore: è lì da quattro giorni». 40 Le disse Gesù: «Non ti ho detto che, se crederai, vedrai la gloria di Dio?» 41 Tolsero dunque la pietra. Gesù allora alzò gli occhi e disse: «Padre, ti rendo grazie perché mi hai ascoltato. 42 Io sapevo che mi dai sempre ascolto, ma l’ho detto per la gente che mi sta attorno, perché credano che tu mi hai mandato». 43 Detto questo, gridò a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!» 44 Il morto uscì, i piedi e le mani legati con bende, e il viso avvolto da un sudario. Gesù disse loro: «Liberàtelo e lasciàtelo andare». 45 Molti dei Giudei che erano venuti da Maria, alla vista di ciò che egli aveva compiuto, credettero in lui.

Due modi

Lazzaro è morto da quattro giorni.
Marta va incontro a Gesù per strada e, appena lo vede, non riesce a nascondere il dolore, il pianto, ma anche l’orientamento dei suoi pensieri di disappunto e di giudizio nei riguardi di Gesù: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto. Gesù le risponde aprendo un oceano di luce sulla resurrezione e sull’immortalità di tutti gli uomini. Più tardi anche Maria va incontro a Gesù e, appena lo vede, non riesce a nascondere il dolore, il pianto e dice la stessa frase della sorella: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, ma glielo dice gettandosi ai suoi piedi e piangendo. C’è un momento in cui non ci sono più parole adatte e, se ci sono, non servono più. Maria intanto è ai suoi piedi, si è conficcata come al solito nella “parte migliore”, quella che nessuno le può portare via. La risposta di Gesù non è ora la proclamazione di verità di fede, ma la commozione profonda che lo fa fremere e piangere.
Sono sempre e solo due i modi possibili per rapportarsi con Gesù, con lo Spirito, con il Padre. Il modo di Marta, angosciata e addolorata, bisognosa e implorante, ma orientata mentalmente a pensare male di Dio e del suo modo di essere presente o assente nella nostra vita. Il modo di Maria, angosciata e addolorata, bisognosa e implorante, ma orientata mentalmente a non pensare mai male di Dio e protesa a rannicchiarsi in Dio, senza giudizi e accuse nemmeno velate.
La frase che le sorelle rivolgono a Gesù è la stessa, ma la prospettiva spirituale, l’atteggiamento del cuore delle due sorelle è completamente diverso.