Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 28 Marzo 2020

4a settimana di Quaresima

Parola del giorno
Geremìa 11,18-20; Salmo 7,2-3.9b-12; Vangelo di Giovanni 7,40-53

Salmo 7,2-3.9-12

Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio.

2 Signore, mio Dio, in te ho trovato rifugio:
salvami da chi mi perseguita e liberami,
3
perché non mi sbrani come un leone,
dilaniandomi senza che alcuno mi liberi.

9 Giudicami, Signore, secondo la mia giustizia,
secondo l’innocenza che è in me.
10
Cessi la cattiveria dei malvagi.
Rendi saldo il giusto,
tu che scruti mente e cuore, o Dio giusto.

11 Il mio scudo è in Dio:
egli salva i retti di cuore.
12
Dio è giudice giusto,
Dio si sdegna ogni giorno.

Vangelo di Giovanni 7,40-53

In quel tempo, 40 all’udire queste parole di Gesù, alcuni fra la gente dicevano: «Costui è davvero il profeta!» 41 Altri dicevano: «Costui è il Cristo!» Altri invece dicevano: «Il Cristo viene forse dalla Galilea? 42 Non dice la Scrittura: “Dalla stirpe di Davide e da Betlemme, il villaggio di Davide, verrà il Cristo”?». 43 E tra la gente nacque un dissenso riguardo a lui. 44 Alcuni di loro volevano arrestarlo, ma nessuno mise le mani su di lui. 45 Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei e questi dissero loro: «Perché non lo avete condotto qui?» 46 Risposero le guardie: «Mai un uomo ha parlato così!» 47 Ma i farisei replicarono loro: «Vi siete lasciati ingannare anche voi? 48 Ha forse creduto in lui qualcuno dei capi o dei farisei? 49 Ma questa gente, che non conosce la Legge, è maledetta!» 50 Allora Nicodèmo, che era andato precedentemente da Gesù, ed era uno di loro, disse: 51 «La nostra Legge giudica forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere ciò che fa?» 52 Gli risposero: «Sei forse anche tu della Galilea? Studia, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta!» 53 E ciascuno tornò a casa sua.

Sorpresa

I dirigenti del popolo e i capi dei sacerdoti del tempio hanno fretta di realizzare i loro piani, che prevedono la cattura, la condanna a morte e l’uccisione di Gesù. Mandano allora delle guardie con l’ordine preciso di catturarlo e di condurlo al tempio. I capi dei sacerdoti, per la loro approfondita conoscenza della Parola di Dio, hanno la certezza assoluta che Gesù non può essere il Messia. Uno dei capi, Nicodemo, dimostra un barlume di buon senso e d’imparzialità, infatti chiede a tutti almeno di ascoltare il condannato prima di condannarlo. Ma resterà una proposta del tutto inascoltata.
Ciò che stupisce invece, in questa scena concitata, è la risposta delle guardie, la risposta dei soldati ai capi del tempio. I soldati mandati a catturare Gesù non sono preparati in religione, non hanno certamente l’entroterra scolastico e teologico dei sacerdoti del tempio, ma, pur essendo a digiuno della Parola di Dio, sembrano avere un ottimo palato spirituale. Sono loro a riconoscere, nelle parole di Gesù e nel suo modo di parlare, qualcosa di sorprendente e di mai sentito: Mai un uomo ha parlato così! Non sarà una testimonianza teologica affidabile, ma è certamente una sorpresa bellissima. La grande sorpresa di questa pagina evangelica è che Dio sa ancora stupire, per grazia e bellezza, i suoi figli, i suoi figli più semplici e impreparati. Meraviglioso.