Un essere umano consuma mediamente 555 litri di ossigeno al giorno. Questa è la misura di quanto serve all’uomo per soddisfare il primo dei bisogni fisiologici e rimanere in vita. È un dato fisiologico, è un dato creaturale che ci indica come funziona e come devono funzionare le cose se vogliamo che tutto funzioni.
Ora se un partito, una scienza, una cultura, una religione cercassero di convincere l’umanità che, secondo le loro opinioni e ricerche, convenzioni, interessi e dogmi, la misura quotidiana di ossigeno necessaria a un uomo adulto per sopravvivere è di 5 litri e non di 555, il nostro corpo, la nostra fisiologia smetterebbe di respirare i suoi quasi 555 litri di ossigeno quotidiano?
Solo chi tutto conosce e tutto ha creato può dettare le misure di come tutto funziona, le altre sono opinioni inaudite, vuote, inefficaci, mortali.
Secondo Pietro la misura è sette, secondo Gesù la misura è settanta volte sette. Misure diverse dipendono da prospettive diverse, conoscenze diverse, obiettivi e interessi diversi.
Per come la pensa Pietro se un nostro fratello commette colpe contro di noi, sette sono le volte che dobbiamo perdonargli per vivere in pace, per vivere in Dio, per vivere nella luce.
Secondo Gesù, se un tuo fratello commette colpe contro di te, settanta volte sette è il numero di volte necessarie per misericordiare – termine usato da Gesù – il fratello se vuoi vivere in pace, se vuoi vivere in Dio, se vuoi vivere, se non vuoi morire.
Settanta volte sette – numero che segna l’infinito – significa che, se non respiri amore e perdono continuamente, muori, è un dato di funzionamento, è fisica, non metafisica, sono istruzioni per l’uso, non religione.
Secondo Pietro, per vivere nell’amore, basta respirare perdono sette volte, secondo Gesù, per vivere nell’amore e non morire nel corpo e nell’anima, il numero di volte in cui dobbiamo respirare la misericordia da offrire ai fratelli è infinito, come infinite sono le volte in cui il Padre misericordia e perdona noi.