Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 9 Marzo 2020

2a settimana di Quaresima

Parola del giorno
Danièle 9,4b-10; Salmo 78,8-9.11.13; Vangelo di Luca 6,36-38

Salmo 78,8-9.11.13

Mostraci , Signore, la tua misericordia.

8 Non imputare a noi le colpe dei nostri antenati:
presto ci venga incontro la tua misericordia,
perché siamo così poveri!

9 Aiutaci, o Dio, nostra salvezza,
per la gloria del tuo nome;
liberaci e perdona i nostri peccati
a motivo del tuo nome.

11 Giunga fino a te il gemito dei prigionieri;
con la grandezza del tuo braccio
salva i condannati a morte.

13 E noi, tuo popolo e gregge del tuo pascolo,
ti renderemo grazie per sempre;
di generazione in generazione narreremo la tua lode.

Vangelo di Luca 6,36-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 36 «Siate misericordiosi, come il Padre vostro è misericordioso.
37
Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e sarete perdonati. 38 Date e vi sarà dato: una misura buona, pigiata, colma e traboccante vi sarà versata nel grembo, perché con la misura con la quale misurate, sarà misurato a voi in cambio».

Creature

Schiacciare e uccidere un ragno ci è possibile, non ci è possibile farlo rivivere, perché? Non siamo creatori, siamo creature.
Ci sono forze ed energie che appartengono a Dio e a Dio soltanto, ci sono forze ed energie che appartengono a Dio, ma che a Dio è piaciuto condividere con l’uomo sua creatura.
Gesù ci invita a non fare confusione tra le une e le altre, è una confusione che denota ignoranza profonda, pericolosa arroganza, mortale stupidità.
Gesù è chiaro. La misericordia è energia di Dio che Dio ha scelto di condividere con l’uomo, amare e donare è un’energia di Dio che Dio ha scelto di condividere con l’uomo, perdonare è energia di Dio che Dio ha scelto di condividere con l’uomo.
Essere misericordiosi, amare, donare gratuitamente, perdonare sono energie divine che il Signore, nel suo amore per noi, ha scelto di condividere con noi perché possiamo condividerle con gli altri e il creato. Essendo energie e forze che Dio ha scelto di condividere con noi, Gesù ci invita a viverle e a svilupparle dentro di noi e fuori di noi e a farne il centro pulsante della nostra vita.
Giudicare è energia di Dio, è possibile solo a Dio e Dio ha scelto di non condividere questa possibilità con le sue creature umane. Condannare è energia di Dio e Dio ha scelto di non condividere questa possibilità con l’uomo.
Giudicare e condannare è possibile solo e unicamente a Dio. Solo Dio sa tutto da sempre e per sempre, vede tutto e ogni cosa, conosce tutti gli intrecci, le verità, ha presente tutto e tutti in ogni istante da sempre, conosce dalle viscere le intenzioni, i desideri, i cuori, le anime, le indoli e le capacità, i punti di partenza, i punti di arrivo, i sogni, le ferite, le ispirazioni e solo lui può con giustizia e precisione giudicare e condannare, se lo vuole.
Giudicare e condannare non è energia che Dio ha scelto di condividere con l’uomo e dunque l’uomo non lo può fare, non in senso morale ma letterale del termine, non lo può fare proprio, non ne possiede i requisiti e le capacità. Ecco perché Gesù indica con tanta forza e chiarezza: Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati. L’uomo ha potuto inventare come costruirsi strumenti per volare, ma l’uomo, così com’è, non sa e non può volare. Se un uomo si getta da una vetta su un abisso di mille metri e pensa di non schiantarsi sulle rocce sottostanti, perché pensa di poter volare, è pazzo, è uno stupido.
È la stessa cosa per chi, per un motivo o per un altro, crede di poter giudicare e condannare solo perché il suo cervello gli offre la parvenza di poterlo fare. Chiunque giudica e condanna si mette in quell’istante al posto di Dio, a compiere qualcosa che Dio non ha voluto condividere con l’uomo. È purissima, devastante, mostruosa, arrogante pazzia e stupidità. A un uomo che si pone spiritualmente e intellettualmente così disinvoltamente al posto di Dio, nel giudicare e condannare il suo prossimo, il buon senso non gli affiderebbe nemmeno la cura di una pianta ornamentale. Un giorno, quando la mente umana concepirà la verità di queste parole di Gesù, un uomo non giudicherà né condannerà il suo prossimo nemmeno dovessero torturalo per farlo.