Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 6 Febbraio 2020

4a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Primo libro dei Re 2,1-4.10-12; Salmo: Primo libro delle Cronache 29,10-12; Vangelo di Marco 6,7-13

Salmo: Primo Libro delle Cronache 29,10-12

Tu, o Signore, dòmini tutto!
Oppure: A te la lode e la gloria nei secoli.

10 Benedetto sei tu, Signore,
Dio d’Israele, nostro padre,
ora e per sempre.

11 Tua, Signore, è la grandezza, la potenza,
lo splendore, la gloria e la maestà:
perché tutto, nei cieli e sulla terra, è tuo.

Tuo è il regno, Signore:
ti innalzi sovrano sopra ogni cosa.
12 Da te provengono la ricchezza e la gloria.

Tu domini tutto;
nella tua mano c'è forza e potenza,
con la tua mano dai a tutti ricchezza e potere.

Vangelo di Marco 6,7-13

In quel tempo, Gesù 7 chiamò a sé i Dodici e prese a mandarli a due a due e dava loro potere sugli spiriti impuri. 8 E ordinò loro di non prendere per il viaggio nient’altro che un bastone: né pane, né sacca, né denaro nella cintura; 9 ma di calzare sandali e di non portare due tuniche.
10
E diceva loro: «Dovunque entriate in una casa, rimanetevi finché non sarete partiti di lì. 11 Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro».
12
Ed essi, partiti, proclamarono che la gente si convertisse, 13 scacciavano molti demòni, ungevano con olio molti infermi e li guarivano.

Mandati

Gesù li manda a due a due, non in gruppi numerosi. I gruppi numerosi necessitano di oneri organizzativi che a loro volta motivano strutture e gerarchie alle spalle. Le strutture e le gerarchie diventano con il tempo attaccamenti che frenano e rallentano il camminare e il procedere del Regno. Gesù li manda nel mondo con il potere straordinario sopra gli spiriti impuri, con il potere di cacciare i demoni, perché desidera che l’uomo sia libero dal male dal di dentro e libero dalla stupidità che ignora e misconosce la presenza del demonio nella vita. Gesù ordina a queste guide dell’umanità di non prendere nulla per il viaggio se non un bastone, perché per ispirare i popoli non servono pesi e ansietà. Niente da mangiare, niente sacca e borsa, perché è inevitabile che la presenza stessa di una borsa preveda la necessità di metterci dentro qualcosa; niente denaro nella cintura e nemmeno una tunica di ricambio. Gesù non consiglia questo totale distacco dalle sicurezze umane come un atteggiamento spirituale consono al loro stato di guide spirituali, ma letteralmente lo ordina come condizione assoluta per la riuscita e l’efficacia del loro compito. Non sono guide dell’umanità per loro scelta, per loro buon cuore, per loro personale compassione nei confronti dell’umanità, per loro particolare predestinato spirito di abnegazione. Sono guide dell’umanità per ordine divino, per un sì detto a un comando di Dio, a un comando imperioso, che lascia come sempre libera scelta, ma toglie il fiato perché è potente, sconvolgente più di una tempesta tra le cime a quattromila metri, una tempesta così forte dove un ipotetico no, anche se gridato a pieni polmoni, si perde inevitabilmente muto nell’urlo del vento e lascia dietro di sé e dentro sé solo il patetico senso di ridicolo della totale impotenza. Non sono guide dell’umanità per bontà loro, ma per bontà divina; non possono andare a nome del proprio nome, ma in nome di Dio e per il bene del popolo di Dio. Alle guide dell’umanità poi la compassione verrà, verranno lo spirito di abnegazione e il coraggio nella persecuzione, verrà anche che il cuore si allargherà veramente di amore sconfinato per il popolo, ma queste non sono le condizioni di partenza, non lo sono mai.  Le guide dell’umanità, a differenza di tutta l’umanità, non possono scappare dalla rete a loro tesa, la rete per loro non è mai aperta. Non sono persone perfette, sono in progresso come tutti, ma, se hanno sentito quell’ordine, non possono fermarsi, non c’è nulla sulla terra di più forte, terribile, imperioso di quel comando, nulla, assolutamente nulla.
Se in qualche luogo non vi accogliessero e non vi ascoltassero, andatevene e scuotete la polvere sotto i vostri piedi come testimonianza per loro. Letteralmente nel testo greco è scritto: E qualunque luogo non accolga voi né ascoltino voi, uscendo-partendo di là scuotete la polvere quella sotto i vostri piedi in testimonianza per loro.
Coloro che agiscono contro le guide dell’umanità e provano a impedir loro di condurre a termine la loro missione, coloro che cercano di seminare la discordia fra quelli che le seguono, siano essi una città, un impero, un periodo storico, una persona, vedranno la propria vita diventare un inferno nella polvere, malattie e guerre li accompagneranno, difficoltà e separazioni familiari, professionali, sentimentali ed altre disarmonie invaderanno la loro esistenza terrestre, e di loro non resterà nulla, nemmeno il ricordo della loro polvere, in attesa della tenebra eterna.
Coloro che insultano le guide dell’umanità che Dio ha scelto e amorosamente costretto a essere tali, per il bene del suo popolo, insultano stupidamente delle forze oltre ogni comprensione umana e questa insolenza si tramuterà in tristezza, una tristezza muta e sorda, una tristezza interiore senza paragoni, lacerante, agghiacciante, inconsolabile.