Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 20 Gennaio 2020

2a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Primo libro di Samuèle 15,16-23; Salmo 49,8-9.16b-17.21.23; Vangelo di Marco 2,18-22

Salmo 49,8-9.16b-17.21.23

A chi cammina per la retta via mostrerò la salvezza di Dio.
Oppure: Mostraci, Signore, la via della salvezza.

8 Non ti rimprovero per i tuoi sacrifici,
i tuoi olocàusti mi stanno sempre davanti.
9 Non prenderò vitelli dalla tua casa
né capri dai tuoi ovili.

16 Perché vai ripetendo i miei decreti
e hai sempre in bocca la mia alleanza,
17 tu che hai in odio la disciplina
e le mie parole ti getti alle spalle?

21 Hai fatto questo e io dovrei tacere?
Forse credevi che io fossi come te!
Ti rimprovero: pongo davanti a te la mia accusa.
23 Chi offre la lode in sacrificio, questi mi onora;
a chi cammina per la retta via
mostrerò la salvezza di Dio.

Vangelo di Marco 2,18-22

In quel tempo, 18 i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Vennero da Gesù e gli dissero: «Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?»
19 Gesù disse loro: «Possono forse digiunare gli invitati a nozze, quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. 20 Ma verranno giorni quando lo sposo sarà loro tolto: allora, in quel giorno, digiuneranno.
21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa grezza su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo porta via qualcosa alla stoffa vecchia e lo strappo diventa peggiore. 22 E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri, e si perdono vino e otri. Ma vino nuovo in otri nuovi!»

Il nuovo

Il nuovo viene da Dio, il nuovo viene sempre da Dio perché si muove nella potenza e nella fantasia dello Spirito e tende a mantenere il movimento e a guidare il movimento della vita verso l’unità. Il nuovo dell’uomo è già sempre vecchio ed è evidente che viene dall’uomo perché è un nuovo che tende a fermare e a ridurre il movimento della vita. Il nuovo dell’uomo usa la forza della mente senza usare la potenza dello spirito, stagnando ogni progresso in un mare di stupidità sempre in rotta verso la separazione e la divisione.
Un esempio per tutti. La vita a contatto con la natura costringe alla novità, all’imprevisto, al movimento, alla vibrazione, alla vita stessa. La vita lontano dalla natura costringe alla ripetizione, alla consuetudine, alla comodità, riduce il movimento, la vibrazione, spinge alla necrosi.
Anche il nuovo che viene da Dio può essere fagocitato dalla mente umana e ridotto in una grigia, noiosa, inutile, fanatica poltiglia di sostanze rituali e legali senza più vibrazione, movimento, amore.
La proposta di Gesù, il vangelo che ci ha donato, è la novità più innovativa di tutta la storia umana in ogni campo dello scibile. Dentro vi sono raccolti conoscenze e doni, luce e potenza per ogni ordine e grado della vita e dell’esistenza dell’uomo. Gesù stesso sottolinea con forza che il suo vangelo è qualcosa di così nuovo e dirompente che non potrà in nessun modo essere usato per far invecchiare, fermare e bloccare l’umanità. Anzi annuncia che chi userà il suo vangelo per avallare atavici interessi mortali, fermare la spinta innovativa dello Spirito, ridurre il movimento della novità e dell’ispirazione, con tradizioni, convenzioni umane, vedrà a tempo debito strapparsi via tutto il proprio costruito dalle mani, vedrà versare tutto il proprio raccolto nel nulla.
Se anche l’uomo non avesse la forza interiore di credere in Gesù come Figlio di Dio, dovrebbe, per vera intelligenza e personale furbizia, operare in tutto il mondo con tutta la forza per far avvicinare a tutti la potenza del vangelo, per moltiplicare ovunque non una religione, ma la conoscenza di queste procedure perché tutti possano metterle in pratica per il proprio benessere e per il benessere di tutta la terra. Ma se il gruppo di uomini che dice di credere in Gesù religiosamente si adopera, invece che a illuminare le genti, a esercitare il monopolio sulle fonti stesse della cristianità, sulla reale conoscenza delle procedure evangeliche, per regolarne il flusso delle informazioni in modo che la loro diffusione controllata possa favorire unicamente gli scopi di potere ed egemonia prefissati, questo è contro la gloria di Dio e il nome del suo popolo.
A riguardo dice Gesù in Matteo 23,13: Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; perché così voi non vi entrate, e non lasciate entrare nemmeno quelli che vogliono entrarci.