Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 12 Gennaio 2020

Battesimo del Signore – Anno A

Parola del giorno
Isaìa 42,1-4.6-7; Salmo 28,1-3a.3c-4.3b.9c-10; Atti degli Apostoli 10,34-38; Vangelo di Matteo 3,13-17

Salmo 28,1-3.3.4.3.9-10

Il Signore benedirà il suo popolo con la pace.

1 Date al Signore, figli di Dio,
date al Signore gloria e potenza.
2
Date al Signore la gloria del suo nome,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.

3 La voce del Signore è sopra le acque,
il Signore sulle grandi acque.
4
La voce del Signore è forza,
la voce del Signore è potenza.

3 Tuona il Dio della gloria.
9
nel suo tempio tutti dicono: «Gloria!»
10
Il Signore è seduto sull’oceano del cielo,
il Signore siede re per sempre.

Vangelo di Matteo 3,13-17

13 In quel tempo, Gesù dalla Galilea venne al Giordano da Giovanni, per farsi battezzare da lui.
14
Giovanni però voleva impedirglielo, dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?».
15 Ma Gesù gli rispose: «Lascia fare per ora, perché conviene che adempiamo ogni giustizia». Allora egli lo lasciò fare.
16
Appena battezzato, Gesù uscì dall’acqua: ed ecco, si aprirono per lui i cieli ed egli vide lo Spirito di Dio discendere come una colomba e venire sopra di lui. 17 Ed ecco una voce dal cielo che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento».

Trarre amore

In lui ho posto il mio compiacimento. “Mi compiaccio, trovo il mio gradimento, il mio compiacimento” in greco si esprime con il verbo eudokèo, etimologicamente composto dalla particella eu, “bene” e dal verbo dokèo, “credo, decido, stabilisco”.
Fra tutti i verbi greci che esprimono scelta d’elezione, questo è quello che più intensamente rende il sentimento d’amore di colui che elegge, ed esprime splendidamente il sentimento di Dio Padre per il Figlio Gesù. È il verbo del compiacimento in una scelta, e non si tratta di una scelta scambievole nel tempo, ma di un eterno decreto, stabilito anteriormente al tempo, è una scelta dell’intimità non delle aspettative.
Nella bibbia il verbo eudokèo riferito a Dio ha il significato di “traggo amore” con la sfumatura di “traggo piacere e godimento” nonché “traggo divertimento”: Dio dalle sue opere trae piacere, godimento, divertimento. 
Perciò, in questo passo del vangelo, le parole in lui ho posto il mio compiacimento possono essere tradotte anche con nel quale mi sono divertito, meglio ancora, in cui ho trovato piacere. Eudokèo è usato per esprimere l’agàpe-amorevolezza divina; si tratta di un amorcompiacimento e ha a che fare con il dilettarsi con qualcuno. È una forma di beatitudine. Trarre amore da Dio in tutto ciò che ci accade, anche quando non tutto comprendiamo, è il segreto oltre il quale nemmeno le stelle e gli angeli possono andare. Trarre amore da Dio, anche quando i nemici ci combattono, è il segreto. Trarre compiacimento, piacere profondo, gioia, godimento da Dio, anche quando la vita sembra non concederci vie di fuga, sembra non avere risposte da dare alle nostre domande, è il segreto per non trattenere dentro di sé il male. Trarre gratitudine da Dio anche quando siamo trattati ingiustamente, non compresi, perseguitati, o le cose non vanno come noi desideriamo, è il segreto per non trattenere il male dentro di sé.