Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 24 Dicembre 2019

Feria di Avvento

Parola del mattino
Secondo Libro di Samuèle 7,1-5.8b-12.14a.16; Salmo 88,2-5.27.29; Vangelo di Luca 1,67-79

Canterò per sempre

Salmo 88,2-3.4-5.27.29

Canterò per sempre l’amore del Signore.

2 Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
3 farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre,
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

4 «Ho stretto un’alleanza con il mio eletto,
ho giurato a Davide, mio servo.
5 Stabilirò per sempre la tua discendenza,
di generazione in generazione edificherò il tuo trono».

27 «Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”.
29 Gli conserverò sempre il mio amore,
la mia alleanza gli sarà fedele».

Vangelo di Luca 1,67-79

In quel tempo, 67 Zaccarìa, padre di Giovanni, fu colmato di Spirito Santo e profetò dicendo:
68
«Benedetto il Signore, Dio d’Israele,
perché ha visitato e redento il suo popolo,
69
e ha suscitato per noi un Salvatore potente
nella casa di Davide, suo servo,
70
come aveva detto
per bocca dei suoi santi profeti d’un tempo:
71
salvezza dai nostri nemici,
e dalle mani di quanti ci odiano.
72
Così egli ha concesso misericordia ai nostri padri
e si è ricordato della sua santa alleanza,
73
del giuramento fatto ad Abramo, nostro padre,
di concederci, 74 liberati dalle mani dei nemici,
di servirlo senza timore, 75 in santità e giustizia
al suo cospetto, per tutti i nostri giorni.
76
E tu, bambino, sarai chiamato profeta dell’Altissimo
perché andrai innanzi al Signore a preparargli le strade,
77
per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza
nella remissione dei suoi peccati.
78
Grazie alla tenerezza e misericordia del nostro Dio,
ci visiterà un sole che sorge dall’alto,
79
per risplendere su quelli che stanno nelle tenebre
e nell’ombra di morte,
e dirigere i nostri passi
sulla via della pace».

Resoconto

Questo inno è un resoconto, un resoconto dettagliato e fedele della storia di Dio con noi. Ovviamente non di tutto quello che il Signore compie in ogni istante per il suo popolo, ma almeno di quello che il popolo non deve assolutamente dimenticare.
In questo inno c’è in sintesi il passo dopo passo che ha condotto Dio tra noi e che conduce noi a Lui. È un resoconto di ciò che è stato e ancor più di ciò che in ogni istante, in ogni angolo della terra e della storia continua a essere, anche se non ce ne rendiamo conto. La chiesa inizia la sua giornata di lode con queste parole, perché ogni giorno il Signore, per ciascuno dei suoi figli e per il suo popolo, compie quello che è detto in questo canto ispirato dallo Spirito Paraclito.
Anche oggi, proprio in questa giornata, anche se non ce ne renderemo conto, il Signore Dio ci farà visita e ci accompagnerà per mano alla salvezza. Lo farà, lo sta già facendo. Anche oggi suscita e ispira per noi nel nostro cuore il nome del Salvatore potente, il nome di Gesù: sarà un respiro, un pianto, una nostalgia profonda, un desiderio di pregare o di cantare, ma ci sarà. Non lo vedremo o non lo capiremo, ma anche oggi ci salverà dai nostri nemici e dalle mani di quanti ci odiano. Anche in questo istante il suo giuramento e la sua alleanza è per noi, qualsiasi cosa accada. Lui è sempre per noi, tutto per noi. Oggi, adesso, ci libera dalle mani dei nemici perché possiamo essere sereni e pronti a servirlo, senza timore, incamminati al suo cospetto sulla via della santità e della giustizia.
Anche in questa giornata, grazie alla tenerezza e alla misericordia del nostro Dio,
 Gesù, il sole che sorge dall’alto, visiterà la nostra mente e il nostro cuore, e lo farà, certo che lo farà, 
perchè deve risplendere su quelli che stanno nelle tenebre 
e nell’ombra di morte,
 e dirigere i nostri passi
 sulla via della pace. Così è ora, così è in questo istante e sempre, indipendentemente dalla nostra consapevolezza e percezione. L’amore di Dio per noi non è al comando del merito o del demerito, non pratica le vie della convenienza, non si assoggetta alle aspettative, c’è e basta, c’è sempre, infinito, invisibile e potente, ma sempre presente.
La nostra condizione spirituale di luce o di oscurità non determina l’afflusso dell’amore divino nei nostri confronti, ma determina certamente in noi la capacità e la sensibilità di percepirlo.