Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 22 Dicembre 2019

4a di Avvento – Anno A

Parola del giorno
Isaìa 7,10-14; Salmo 23,1-4b.5-6; Lettera ai Romani 1,1-7; Vangelo di Matteo 1,18-24

Ecco viene il Signore

Salmo 23,1-4b.5-6

Ecco, viene il Signore, re della Gloria.

1 Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
2 È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

3 Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
4 Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

5 Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
6 Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Vangelo di Matteo 1,18-24

18 Così fu generato Gesù Cristo: sua madre Maria, essendo promessa sposa di Giuseppe, prima che andassero a vivere insieme si trovò incinta per opera dello Spirito Santo. 19 Giuseppe suo sposo, poiché era uomo giusto e non voleva accusarla pubblicamente, pensò di ripudiarla in segreto.
20
Però, mentre stava considerando queste cose, ecco, gli apparve in sogno un angelo del Signore e gli disse: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria, tua sposa. Infatti il bambino che è generato in lei viene dallo Spirito Santo; 21 ella darà alla luce un figlio e tu lo chiamerai Gesù: egli infatti salverà il suo popolo dai suoi peccati».
22
Tutto questo è avvenuto perché si compisse ciò che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: 23 «Ecco, la vergine concepirà e darà alla luce un figlio:
 a lui sarà dato il nome di Emmanuele», che significa «Dio con noi».
24
Quando si destò dal sonno, Giuseppe fece come gli aveva ordinato l’angelo del Signore e prese con sé la sua sposa.

In silenzio

Nessun rumore, se non quello delle stelle che nei loro incroci cosmici già segnavano l’avvento di Colui che doveva venire. Niente chiasso, se non quello dei pensieri impauriti e preoccupati del buon Giuseppe. Nessuna accusa pubblica, ma il silenzioso rispetto della dignità e della nobiltà delle persone anche quando non tutto è comprensibile e facile. Nessuna devastante ricerca della verità, ma accoglienza del mistero che la vita ci può donare. Nessuna pubblicità dell’evento, se non la profezia millenaria. Nessuna sicurezza per partire per un’avventura inattesa, se non le ali di un sogno notturno. Nessuna inchiesta, controprova, statistica, ricerca di opinioni, solo la voce di un angelo nel silenzio.
Gesù fu generato così. In silenzio, in una situazione non facile, con molte incognite, nel rispetto, nella fiducia, nell’amore tenero e potente. Così il sorriso di Dio nello Spirito Santo ha dolcemente baciato Maria affinché il suo ventre lievitasse del Figlio Unigenito.
Nessuna certezza, se non la fiducia in quel Dio fedele che mai si presenta come te lo aspetti e che, proprio per questo, è il più meraviglioso degli amori possibili.