Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 8 Dicembre 2019

Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria

Parola del giorno
Gènesi 3,9-15.20; Salmo 97,1-4; Lettera agli Efesìni 1,3-6.11-12; Vangelo di Luca 1,26-38

Cantate al Signore

Salmo 97,1-4

Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

1 Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

2 Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
3
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d'Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
4
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Vangelo di Luca 1,26-38

In quel tempo, 26 l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27 a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28 Entrando da lei, disse: «Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te».
29 A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30 L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio.
31
Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32 Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33 e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34
Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?» 35 Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36 Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37 nulla è impossibile a Dio».
38
Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

Ecco la serva del Signore

I figli di Dio non sono nati per essere schiavi di qualcuno. I figli di Dio non sono stati creati per sottomettersi ad altri figli di Dio. I figli di Dio sono belli e splendenti come gli angeli e non possono essere sottomessi a niente e a nessuno su questa terra.
Proprio perché sono figli, creati e partoriti da Dio, non possono essere figli di nessun altro sulla terra e se si sottometteranno ad altre paternità e maternità terrene, diventeranno schiavi, tradiranno la loro essenza spirituale e perderanno la loro regalità e il loro onore. Proprio perché sono figli del Signore dei Signori, il Re Dio Altissimo, non possono essere proprietà di nessun altro re e potente della terra e se si sottometteranno ai re e ai potenti della terra, tradiranno la loro intelligenza e perderanno la loro dignità e fierezza. Proprio perché sono figli dell’Amore di Dio possono appartenere solo all’Amore e a nessun’altra forza di questa terra. A qualsiasi altra dimensione e forza, potere e autorità i figli di Dio si sottometteranno, perderanno la loro essenza e la loro regalità e dovranno vivere immersi nella miseria e nella rassegnazione.
Maria afferma di essere non la schiava, non la sottomessa, ma la serva del Signore. Serva dell’Amore, serva di Dio. Colui che si fa servo dell’Amore conoscerà la potenza interiore della pace e del perdono, del non giudizio e della gratitudine, ma non sarà mai schiavo di nessuno, non sarà mai sottomesso a nessuno. Colui che si fa servo dell’Amore non dividerà il suo cuore tra padri e madri, tra figli e figlie, tra competizioni e successi, non dividerà il suo cuore tra padroni e re, tra ideologie e appartenenze. Maria, dicendo “sì” a Dio, afferma di essere la serva del Signore, la serva dell’Amore e di nessun altro, serva felice e grata anche di fronte a quella proposta così illogica e incomprensibile dell’angelo, anche davanti al mistero e all’insondabile.
I figli di Dio o divengono fieri e regali, umili e felici servi dell’Amore o saranno deboli, inerti, pavidi, depressi, sottomessi e asserviti schiavi di ogni altro potere, stupidità e vergogna.