Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 5 Dicembre 2019

1a settimana di Avvento

Parola del giorno
Isaìa 26,1-6; Salmo 117,1.8-9.19-21.25-27a; Vangelo di Matteo 7,21.24-27

Salmo 117,1.8-9.19-21.25-27a

Benedetto colui che viene nel nome del Signore.

1 Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
8 È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nell’uomo.
9 È meglio rifugiarsi nel Signore
che confidare nei potenti. 

19 Apritemi le porte della giustizia:
vi entrerò per ringraziare il Signore.
20 È questa la porta del Signore:
per essa entrano i giusti.
21 Ti rendo grazie, perché mi hai risposto,
perché sei stato la mia salvezza.

25 Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza!
Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!
26 Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
27 Il Signore è Dio, egli ci illumina.

Vangelo di Matteo 7,21.24-27

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 21 «Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
24 Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25 Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
26
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».

Come funziona

Gesù ci fa conoscere in modo semplice e inequivocabile una verità-chiave di come tutto nella vita e nella storia può funzionare o non funzionare, rimanere o sparire.
Gesù afferma che chi legge, ascolta e cerca di conoscere il vangelo, per metterlo realmente in pratica, è – prima ancora d’essere un uomo di fede – un uomo d’intelligenza certa, un uomo saggio, dalla profonda visione interiore, un uomo dalla logica comprovata a cui interessa veramente che ciò che costruisce nella propria esistenza non vada perduto, un uomo cui sta a cuore la propria vita, la propria storia, che non vuole veder cadere pietra su pietra, spazzato via dalle inevitabili tempeste e dallo straripare dei fiumi, tutto ciò che farà e costruirà nella vita. Le parole del vangelo sono così fondate nella verità e nella luce che, indipendentemente dall’approccio religioso, se vengono ascoltate e messe in pratica, garantiscono che ciò che si costruisce nella vita a tutti i livelli non vada in rovina.
Con la stessa chiarezza Gesù afferma che ascoltare la sua Parola e non metterla in pratica è sinonimo semplicemente di stoltezza, follia, pazzia. Il termine usato dal vangelo per descrivere questo stato mentale è mòros, “pazzo” appunto. Mòros è un uomo insensato, pazzo, folle, imprudente. Si tratta di un atteggiamento mentale di nonsense, cioè che non ha nessuna spiegazione.
Secondo Gesù, avere in mano il vangelo, conoscerlo e non cercare di metterlo in pratica è un atto di pazzia, di non intelligenza, un atto di non amore per tutto ciò che si costruisce con tanta fatica e dedizione. Per Gesù non cercare di mettere in pratica il vangelo non è sinonimo di ateismo, di non appartenenza confessionale, semplicemente è un atto di non amore per se stessi e per tutto ciò che si ama, un atto di illogica pazzia. Così tutto quello che sarà costruito e fatto nella realizzazione personale, nelle relazioni, nel lavoro, nell’ambito familiare, affettivo, culturale, politico, senza mettere in pratica le procedure del vangelo, cadrà una pietra sull’altra, e la rovina sarà grande. Gesù ci ricorda che le parole del vangelo sono le più grandi e affidabili, efficaci e funzionanti istruzioni per l’uso della vita.