Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 1 Dicembre 2019

1a di Avvento – Anno A

Parola del giorno
Isaìa 2,1-5; Salmo 121,1-2.4-9; Lettera ai Romani 13,11-14a; Vangelo di Matteo 24,37-44

Andiamo con gioia

Salmo 121,1-2.4-9

Andiamo con gioia incontro al Signore.

1 Quale gioia, quando mi dissero:
«Andremo alla casa del Signore!»
2
Già sono fermi i nostri piedi
alle tue porte, Gerusalemme!

4 È là che salgono le tribù,
le tribù del Signore,
secondo la legge d'Israele,
per lodare il nome del Signore.
5
Là sono posti i troni del giudizio,
i troni della casa di Davide.

6 Chiedete pace per Gerusalemme:
vivano sicuri quelli che ti amano;
7
sia pace nelle tue mura,
sicurezza nei tuoi palazzi.

8 Per i miei fratelli e i miei amici
io dirò: «Su di te sia pace!»
9
Per la casa del Signore nostro Dio,
chiederò per te il bene.

Vangelo di Matteo 24,37-44

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: 37 «Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. 38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, 39 e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. 40 Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. 41 Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
42
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. 43 Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. 44 Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo».

Risvegliarsi o girovagare

Non è vero che meglio di così non si può. Certo che si può. C’è sempre una via nuova, per ogni cosa è sempre possibile un modo diverso e migliore. Tutte le foglie sono foglie, ma non ce n’è una uguale a un’altra nemmeno nello stesso albero. Tutte le gocce sono gocce, ma in tutti gli oceani e i fiumi non c’è una goccia che si muova, brilli al sole, bagni la terra o evapori allo stesso modo di un’altra. Tutti i visi hanno occhi, naso, bocca, eppure in tutta la storia dell’uomo non c’è, né mai ci sarà, un volto uguale a un altro. Attraverso chi o che cosa il Signore della vita può illuminare, migliorare ed evolvere questa storia se non attraverso la novità, l’unicità, il sentire individuale, la profezia, la nobiltà che è in ogni suo divino figlio risvegliato dal vangelo?
A questo mira il vegliate, anzi, traducendo il verbo più alla lettera, il rimanete risvegliati di Gesù.
Rimanete risvegliati significa restare prudentemente lontani da quel pericoloso atteggiamento mentale che è il pensare anestetizzato dalle opinioni, il girovagare della mente senza alcuna percezione né consapevolezza della realtà.
Rimanete risvegliati significa non costruire mai delle convinzioni personali attraverso la ripetizione di opinioni, né per aderire né per combattere una convenzione altrui. Questo è il sonno che uccide il sentire dell’anima, la propria percezione spirituale.
Rimanete risvegliati è rimanere ogni istante intelligentemente collegati al Tutto e all’Uno, alla bellezza infinita e all’armonia, al sorriso divino a cui apparteniamo.
Al tempo di Noè questo rimanere risvegliati era quasi totalmente sparito: mangiavano, bevevano, costituivano famiglie e intrecciavano relazioni, vendevano, compravano, senza la minima percezione che il mondo, quel mondo stava per finire. Un mondo massificato, ingannato, in preda ai poteri forti e all’opinionismo collettivo, un mondo che stava per sparire, mentre nessuno si accorgeva di nulla. Rimanete risvegliati ci allontana dallo stato di totale oblio dello spirito che umilia e uccide l’intelligenza spirituale dei figli di Dio, ed è origine di ogni schiavitù, tirannia, sopraffazione.
Questo è il seme della rivoluzione interiore del vangelo: rimanete risvegliati, acuti nello spirito, sensibili ai segni dei tempi, per nulla ingannabili dai giochi delle opinioni, dall’invadente esposizione mediatica che azzanna cervelli e brucia cuori senza sangue e bruciature.
È nell’intimo del cuore che ciascuno deve sentire e decidere se amare o no, se avere fede o no, se sposare la violenza o il perdono per sempre. Questa è la rivoluzione silenziosa che, partendo dal cuore di ciascuno, come un lievito inarrestabile può far fermentare di vita, fede, amore e di benessere vero e condiviso il grande pane che è questo mondo.
Il diavolo sta cercando di bloccare e ritardare questa rivoluzione dello spirito, questo risveglio intellettuale. Sta spingendo a costruire un sistema di non-pensiero che si alimenti di convinzioni attraverso la ripetizione delle bugie e delle convenzioni, per generare strutture di pensiero deboli e massificanti, senza buon gusto e buon senso, ma non ce la farà, perché noi siamo figli di Dio, tutti diversi, tutti nobili, tutti capaci di scegliere nello Spirito di rimanere risvegliati. In ciascuno dei suoi figli risvegliati, il Signore ha in mano luce e sale per cambiare la storia, sta a noi crederci un po’ di più.