Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 30 Novembre 2019

Sant’Andrea apostolo

Parola del giorno
Lettera ai Romani 10,9-18; Salmo 18,2-5b; Vangelo di Matteo 4,18-22

Salmo 18,2-5

Per tutta la terra si diffonde il loro annuncio.
Oppure: Alleluia, alleluia, alleluia.

2 I cieli narrano la gloria di Dio,
l’opera delle sue mani annuncia il firmamento.
3 Il giorno al giorno ne affida il racconto
e la notte alla notte ne trasmette notizia.

4 Senza linguaggio, senza parole,
senza che si oda la loro voce,
5 per tutta la terra si diffonde il loro annuncio
e ai confini del mondo il loro messaggio.

Vangelo di Matteo 4,18-22

In quel tempo, 18 mentre camminava lungo il mare di Galilea, Gesù vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. 19 E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». 20 Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono.
21
Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedèo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. 22 Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Lascia

Se a ogni respiro non rilasci il diaframma per il rilassamento dei muscoli inspiratori
e il ritorno elastico delle pareti toraciche alla posizione naturale,
non puoi rilasciare all’esterno l’anidride carbonica e tutti i prodotti di rifiuto
che risultano nocivi al buon funzionamento dell’organismo, e soffochi.
Se a ogni passo non lasci che, per qualche istante, il piede si stacchi dal terreno,
non permetti alle gambe di camminare, di correre e saltare.
Se non lasci andare il modo di pensare, le convinzioni, le convenzioni acquisite
dalla generazione che ti ha addestrato,
non potrai mai usare la tua intelligenza e creatività per dare vita a qualcosa di veramente utile per il benessere e la felicità della tua vita e della vita degli altri.
Se non lasci le strade percorse da altri, non potrai mai incamminarti sulla tua strada.
Se non lasci andare il passato, vivrai un presente nella depressione,
un presente carico di sensi di colpa e solitudine.
Se non lasci andare il futuro, vivrai un presente nell’ipertensione,
un presente carico di ansia e competizione.
Se non lasci andare come gli altri ti hanno giudicato, non sarai mai ciò che sei.
Se non lasci ciò che avresti voluto, dovuto, potuto essere,
non sarai mai ciò che sei.
Se non usi l’intelligenza per lasciar andar via a ogni pensiero
un po’ di rabbia, delusione, fastidio, ira, sostituendo i pensieri oscuri con pensieri di lode, benedizione, fiducia e amore, non proverai mai gioia, felicità, pace.
Se non usi il tuo dialogo interiore spirituale per lasciar andar via a ogni pensiero
i pensieri di giudizio nei confronti di Dio, di te stesso, degli altri e della vita,
per sostituirli con pensieri di gratitudine e di fede, cadrai nelle mani del medico.
Se nel respiro spirituale del tuo cuore a ogni respiro non usi il perdono per lasciare andare le ferite che hai ricevuto e non chiedi perdono per lasciar andare le ferite
che hai inferto, il tuo cuore diverrà di pietra.
Se non lasci andare il bisogno di avere spazio affettivo ed emotivo
dentro il cuore e la mente degli altri, non riuscirai ad amare nessuno, nemmeno te stesso.
Se non lasci i padri e le madri terreni,
non potrai mai sentire, conoscere, amare il Padre del cielo.
Se non lasci la sete di dominio e l’ambizione,
vivrai ogni pensiero e azione schiavo del sistema del potere, servo di Satana.
Se non lasci la sete di controllo e il possesso,
non potrai mai sentire la potenza e l’energia dell’amore.
Se non lasci la preoccupazione di cosa gli altri pensano di te,
vivrai tutta la vita come un burattino, in mano alle aspettative degli altri.
Se non lasci andare il desiderio di approvazione, di consenso, di elogio,
vivrai ogni secondo della tua vita in tutte le scelte e azioni come un dipendente
al servizio delle aspettative altrui,
come un impiegato alle dipendenze delle attese degli altri.
Se non lasci che sia, dovrai vivere tutta la vita in conflitto,
proteso a combattere tutto e tutti.

Se non lasci ciò che eri,
ciò che ti hanno costretto e obbligato a essere,
ciò che ti hanno persuaso e convinto di essere,
non puoi seguire il Dio della vita e non puoi scoprire il tuo divino compito.