Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 28 Novembre 2019

34a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Danièle 6,12-28; Salmo: Danièle 3,68a.69a-70a.71a.72a.73a.74; Vangelo di Luca 21,20-28

Salmo: Daniele 3,68.69-70.71.72.73.74

A lui la lode e la gloria nei secoli.

68 Benedite, rugiada e brina, il Signore.
69 Benedite, gelo e freddo, il Signore.

70 Benedite, ghiacci e nevi, il Signore.
71 Benedite, notti e giorni, il Signore.

72 Benedite, luce e tenebre, il Signore.
73 Benedite, folgori e nubi, il Signore.

74 Benedica la terra il Signore,
lo lodi e lo esalti nei secoli.

Vangelo di Luca 21,20-28

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «20 Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. 21 Allora coloro che si trovano nella Giudea fuggano verso i monti, coloro che sono dentro la città se ne allontanino, e quelli che stanno in campagna non tornino in città; 22 quelli infatti saranno giorni di vendetta, affinché tutto ciò che è stato scritto si compia. 23 In quei giorni guai alle donne che sono incinte e a quelle che allattano, perché vi sarà grande calamità nel paese e ira contro questo popolo. 24 Cadranno a fil di spada e saranno condotti prigionieri in tutte le nazioni; Gerusalemme sarà calpestata dai pagani finché i tempi dei pagani non siano compiuti. 25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, 26 mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. 27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria. 28 Quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina».

Sincrono

Gerusalemme sarà circondata dagli eserciti e sarà devastata perché Gerusalemme ha preferito servire i signori della guerra piuttosto che servire il Signore della pace, ha preferito affidare la propria vita alle mani dei potenti della terra piuttosto che abbandonare la propria vita nelle mani del Bel Pastore. Gerusalemme conoscerà giorni di vendetta, perché di vendetta si è alimentata, vendetta ha vissuto, vendetta ha respirato, vendetta ha insegnato e ha propagato nel mondo, di vendetta ha tessuto i discorsi e riempito i libri, di vendetta ha colmato le speranze del suo popolo, di vendetta ha riempito il cuore e la mente dei suoi figli. Gerusalemme conoscerà giorni di vendetta, perché della vendetta ha fatto il suo principio etico, la sua religione, del vendicarsi ha fatto una forma di onore, vanto, fierezza e coraggio. Vi sarà grande calamità in Gerusalemme, in tutto il paese, e ira contro il popolo di Gerusalemme, perché Gerusalemme e i suoi potenti sono stati per tutti gli abitanti della terra, per lungo tempo, motivo di calamità, sciagura, miseria, schiavitù, sofferenza, angoscia, terrore, distruzione. Gerusalemme sarà calpestata dalle genti che non riconoscono Gesù come il Figlio di Dio, le genti che obbediscono agli ordini di poche menti perverse che vogliono il controllo del pianeta e di tutta l’umanità, menti che a loro volta sono al comando di Satana. Gerusalemme sarà calpestata dalle genti che non riconoscono Gesù come il Figlio di Dio, genti vendute al male, finché i tempi delle genti che non riconoscono Gesù come il Figlio di Dio non saranno compiuti, e sarà una terribile agonia.
Contemporaneamente alla devastazione di Gerusalemme, il pianeta terra conoscerà un tempo di sconvolgimenti planetari e cosmici che l’umanità non ha mai conosciuto prima. Gesù afferma: Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli in ansia per il fragore del mare e dei flutti, mentre gli uomini moriranno per la paura e per l’attesa di ciò che dovrà accadere sulla terra. Le potenze dei cieli infatti saranno sconvolte. Perfettamente in sincrono con la devastazione di Gerusalemme, tutti gli uomini della terra conosceranno cosa significhi aver vissuto sulla terra pensando con arroganza e orgoglio di essere i padroni del mondo e di avere il controllo della vita. Gli uomini, tutti gli uomini, conosceranno in un solo istante quanto profondamente si sono lasciati ingannare dal Maligno, quanto si sono sconnessi dall’amore e dalla luce di Dio, e quanto hanno sperperato il dono meraviglioso della vita senza mai goderne nella gioia e nella felicità. Esattamente in questo momento, in sincrono con quello che l’umanità starà vivendo e provando a livello planetario e nell’intimo del cuore, gli uomini allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria.
Gesù sta tornando, e questa volta non verrà sulla terra attraversando in silenzio il grembo di Maria, la grande Madre, per nascere bambino in una grotta, ma verrà con grande potenza e gloria e gli uomini e le donne del pianeta che non si saranno in alcun modo preparati a questo incontro, perché hanno vissuto solo per indurire il loro cuore, resteranno sconvolti, così sconvolti che molti non riusciranno a sopravvivere. Ma gli uomini e le donne che si saranno preparati all’incontro con Gesù, vivendo una vita nell’amore, nella misericordia, nella gratitudine, nella giustizia, saranno pronti all’incontro con il Signore, saranno pronti a godere del giorno meraviglioso della liberazione. Per questa parte di umanità umile, pacifica, spesso perseguitata dai violenti e dai prepotenti, sarà un incontro radioso di gioia e di felicità, l’incontro della liberazione come ricorda Gesù: quando cominceranno ad accadere queste cose, risollevatevi e alzate il capo, perché la vostra liberazione è vicina. Quando inizieranno ad accadere queste cose, quelli che in nome dell’amore e della pace non hanno mai smesso di avere fede e di vivere nella gratitudine, senza mai pensare male di Dio, e per questo spesso isolati, perseguitati, maltrattati, esclusi, emarginati dal mondo, potranno rialzare il capo e godere della loro liberazione, nella luce di Dio.