Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 23 Novembre 2019

33a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Primo libro dei Maccabèi 6,1-13; Salmo 9,2-4.6.16.19; Vangelo di Luca 20,27-40

Salmo 9,2-4.6.16.19

Esulterò, Signore, per la tua salvezza.

2 Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
annuncerò tutte le tue meraviglie.
5
Gioirò ed esulterò in te,
canterò inni al tuo nome, o Altissimo.

4 Mentre i miei nemici tornano indietro,
davanti a te inciampano e scompaiono,
6
Hai minacciato le nazioni, hai sterminato il malvagio,
il loro nome hai cancellato in eterno, per sempre.

16 Sono sprofondate le genti nella fossa
che hanno scavato,
nella rete che hanno nascosto
si è impigliato il loro piede.
19
Perché il misero non sarà mai dimenticato,
la speranza dei poveri non sarà mai delusa.

Vangelo di Luca 20,27-40

In quel tempo, 27 si avvicinarono a Gesù alcuni sadducèi - i quali dicono che non c’è risurrezione - e gli posero questa domanda: 28 «Maestro, Mosè ci ha prescritto: Se muore il fratello di qualcuno che ha moglie, ma è senza figli, suo fratello prenda la moglie e dia una discendenza al proprio fratello. 29 C’erano dunque sette fratelli: il primo, dopo aver preso moglie, morì senza figli. 30 Allora la prese il secondo 31 e poi il terzo e così tutti e sette morirono senza lasciare figli. 32 Da ultimo morì anche la donna. 33 La donna dunque, alla risurrezione, di chi sarà moglie? Poiché tutti e sette l’hanno avuta in moglie».
34
Gesù rispose loro: «I figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; 35 ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: 36 infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio. 37 Che poi i morti risorgano, lo ha indicato anche Mosè a proposito del roveto, quando dice: “Il Signore è il Dio di Abramo, Dio di Isacco e Dio di Giacobbe”. 38 Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui».
39
Dissero allora alcuni scribi: «Maestro, hai parlato bene». 40E non osavano più rivolgergli alcuna domanda.

Amnesia

L’amnesia è un disturbo della memoria. La persona affetta da amnesia può essere incapace di ricordare eventi, persone, situazioni, parole, suoni, spazi, luoghi della sua vita recente o remota. Chi è affetto da amnesia potrebbe non riuscire a condurre una vita autonoma e indipendente, perché potrebbe non imparare a conoscere e a comprendere ciò che è sconosciuto e potrebbe non riconoscere ciò che era conosciuto. Qualsiasi cosa sia successa all’uomo nella dimensione celeste, quando ancora abitava le città celesti nella luce di Dio, gli ha fatto perdere la memoria. Una volta persa la memoria, l’uomo non è più stato in grado di ricordare chi fosse, di chi fosse figlio, quale fosse la sua vera natura di figlio di Dio, natura di angelo tra gli angeli. Una volta persa la memoria, l’uomo non è più stato in grado di condurre una vita autonoma, felice, indipendente, serena nella dimensione celeste.
Il Signore della vita ha donato all’uomo la vita sulla terra, perché potesse guarire dall’amnesia da cui era stato colpito nella dimensione celeste, dopo essere stato contagiato dall’angelo caduto: Lucifero. L’uomo che nasce su questa terra è già ammalato, ammalato di amnesia totale, cioè di perdita totale di memoria, memoria e consapevolezza. Gli uomini che non desiderano guarire dalla loro malattia, dall’amnesia cronica di cui sono affetti, sprecano tutta la vita a compiere cose che si possono compiere anche senza essere guariti dall’amnesia e senza crescere nella consapevolezza, come prendere moglie e marito, vendere e comprare, piantare, costruire. A causa dell’amnesia che ha colpito l’umanità, l’uomo non ha più memoria di chi è, non ha consapevolezza di chi è figlio, non ricorda nulla della sua vera natura divina, non ha consapevolezza di aver vissuto con Dio in una dimensione meravigliosa, per un tempo incalcolabile prima di capitare sul pianeta terra. A causa della sua terribile amnesia, l’uomo non ricorda più di essere esistito in Dio ben prima della fondazione del mondo, non ricorda più chi è, da chi proviene e qual è il suo destino: vivere in Dio per sempre, nella pienezza della gioia e della pace.
Il Signore della vita ha donato all’uomo la vita sulla terra perché possa guarire dalla sua amnesia, evolversi nell’intelligenza e nella comprensione di se stesso, della vita, di Dio e crescere così nella consapevolezza. Per guarirlo dalla sua amnesia, il Signore della vita non ha mai fatto mancare all’uomo, lungo la storia dell’umanità, le voci dei profeti e la voce della sua Parola, per cercare in ogni modo di risvegliarlo e guarirlo con la luce della consapevolezza. Più volte la Parola di Dio ricorda all’uomo che l’uomo esiste in Dio prima della fondazione del mondo e che il suo destino non è la morte ma la vita senza fine in Dio. Gesù stesso è venuto sulla terra a ricordare all’uomo di chi è figlio e afferma: i figli di questo mondo prendono moglie e prendono marito; ma quelli che sono giudicati degni della vita futura e della risurrezione dai morti, non prendono né moglie né marito: infatti non possono più morire, perché sono uguali agli angeli e, poiché sono figli della risurrezione, sono figli di Dio.
In ogni parola detta, sospirata, ispirata all’umanità, Gesù cerca di guarire l’umanità dalla sua dilaniante amnesia intellettuale e spirituale. Egli infatti conclude la sua discussione con i sadducèi dicendo: Dio non è dei morti, ma dei viventi; perché tutti vivono per lui. I sadducèi, i quali dicono che non c’è risurrezione, un giorno si avvicinano a Gesù per metterlo alla prova e farlo cadere in un tranello, ma in realtà, anche senza saperlo, stanno chiedendo a Gesù di essere guariti dalla loro invalidante malattia, l’amnesia, l’amnesia che ha colpito l’uomo sotto l’inganno di Satana, e che ha fatto dimenticare all’umanità di essere figlia di Dio, figlia dell’Altissimo, di essere figlia della risurrezione.