Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Lunedì 11 Novembre 2019

32a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Sapienza 1,1-7; Salmo 138,1-10; Vangelo di Luca 17,1-6

Salmo 138,1-10

Guidami, Signore, per una via di eternità.

1 Signore, tu mi scruti e mi conosci,
2
tu conosci quando mi siedo e quando mi alzo,
intendi da lontano i miei pensieri,
3
osservi il mio cammino e il mio riposo,
ti sono note tutte le mie vie.

4 La mia parola non è ancora sulla lingua
ed ecco, Signore, già la conosci tutta.
5
Alle spalle e di fronte mi circondi
e poni su di me la tua mano.
6
Meravigliosa per me la tua conoscenza,
troppo alta, per me inaccessibile.

7 Dove andare lontano dal tuo spirito?
Dove fuggire dalla tua presenza?
8
Se salgo in cielo, là tu sei;
se scendo negli inferi, eccoti.

9 Se prendo le ali dell’aurora
per abitare all'estremità del mare,
10
anche là mi guida la tua mano
e mi afferra la tua destra.

Vangelo di Luca 17,1-6

In quel tempo, Gesù 1 disse ai suoi discepoli: «È inevitabile che vengano scandali, ma guai a colui a causa del quale vengono. 2 È meglio per lui che gli venga messa al collo una macina da mulino e sia gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno di questi piccoli. 3 State attenti a voi stessi!
Se il tuo fratello commetterà una colpa, rimproveralo; ma se si pentirà, perdonagli. 4 E se commetterà una colpa sette volte al giorno contro di te e sette volte ritornerà a te dicendo: “Sono pentito”, tu gli perdonerai».
5
Gli apostoli dissero al Signore: 6 «Accresci in noi la fede!» Il Signore rispose: «Se aveste fede quanto un granello di senape, potreste dire a questo gelso: “Sràdicati e vai a piantarti nel mare”, ed esso vi obbedirebbe».

Perdono

Lo scandalo più terribile che si possa causare sotto il cielo è fare in modo che i piccoli, i semplici della terra non possano più usare la fede per guardare la vita con gli occhi di Dio e vivere felici e in pace.
Il modo sicuro per impedire ai piccoli della terra di vivere con la forza e la luce della fede è costringerli alla miseria, prostrarli nell’indigenza, ferirli nell’anima e violentarli nella dignità così da far scatenare in loro il dubbio di essere prediletti e amati da Dio, fino al punto di spingerli a pensare male di Dio, accendendo inevitabilmente in loro la rabbia, l’ira e il desiderio di rivalsa, sfida e vendetta. E pensare male di Dio è il sistema più efficace per non poter più usare la forza e la luce della fede.
L’unico modo per i piccoli della terra di non perdere la fede e vivere la forza, la luce, l’intelligenza, la potenza incommensurabile della fede, è perdonare, perdonare sempre tutti coloro che, contro di loro, operano con determinazione e risolutezza per costringerli a pensare male di Dio, per incatenarli nella rabbia. Perdonare ogni male ricevuto è l’unico modo per i piccoli della terra per non pensare male di Dio e non perdere così la potenza della fede. Senza fede in se stesso, in Dio e nella vita un uomo è debole e miserabile.