Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Giovedì 7 Novembre 2019

31a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera ai Romani 14,7-12; Salmo 26,1.4.13-14; Vangelo di Luca 15,1-10

Salmo 26,1.4.13-14

Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi.

1 Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

4 Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario. 

13 Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
14 Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
 

Vangelo di Luca 15,1-10

In quel tempo, 1 si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. 2 I farisei e gli scribi mormoravano dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro».
3 Ed egli disse loro questa parabola:
 4 «Chi di voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va in cerca di quella perduta, finché non la trova? 5 Quando l’ha trovata, pieno di gioia se la carica sulle spalle, 6 va a casa, chiama gli amici e i vicini, e dice loro: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora, quella che si era perduta”. 7 Io vi dico: così vi sarà gioia nel cielo per un solo peccatore che si converte, più che per novantanove giusti i quali non hanno bisogno di conversione.
8 Oppure, quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? 9 E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me, perché ho trovato la moneta che avevo perduto”. 10 Così, io vi dico, vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte».

Gioia

Lo scopo non è la conversione, la conversione è solo un passaggio per la gioia,
e se la conversione non porta gioia, è perfettamente inutile.
L’obiettivo non è la liberazione, la liberazione è solo un passaggio per la gioia,
e se la liberazione non porta gioia, è perfettamente inutile.
La finalità non è la salvezza, la salvezza è solo un passaggio per la gioia,
e se la salvezza non porta gioia, è perfettamente inutile.
Il traguardo non è la guarigione, la guarigione è solo un passaggio per la gioia,
e se la guarigione non porta gioia, è perfettamente inutile.
La meta non è la pace, la pace è solo un passaggio per la gioia,
e se la pace non porta gioia, è perfettamente inutile.
Il compimento finale non è la vita senza fine, la vita senza fine è un passaggio per la gioia, e se la vita senza fine non porta gioia, è perfettamente inutile.
La destinazione finale non è l’amore, l’amore è solo un passaggio per la gioia,
e se l’amore non porta gioia, è perfettamente inutile.

Il senso di tutto non è la perfezione, l’armonia, l’unità, il perdono, la bellezza, la bontà. La perfezione, l’armonia, l’unità, il perdono, la bellezza, la bontà sono solo un passaggio per la gioia, e se la perfezione, l’armonia, l’unità, la bellezza non portano gioia, sono inutili. Tutto è stato creato dalla gioia di Dio, si sostiene e viene dalla gioia di Dio e porta alla gioia di Dio. Dio è gioia e chi vive gioia vive Dio.