Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 1 Novembre 2019

Tutti i Santi

Parola del giorno
Apocalisse 7,2-4.9-14; Salmo 23,1-4b.5-6; Prima lettera di Giovanni 3,1-3; Vangelo di Matteo 5,1-12a

Salmo 23,1-4b.5-6

Ecco, viene il Signore, re della gloria.

1 Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
2 È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

3 Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
4 Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

5 Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
6 Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Vangelo di Matteo 5,1-12a

In quel tempo, 1 vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. 2 Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:
3
«Beati i poveri in spirito,
perché di essi è il regno dei cieli.
4
Beati quelli che sono nel pianto,
perché saranno consolati.
5
Beati i miti,
perché avranno in eredità la terra.
6
Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,
perché saranno saziati.
7
Beati i misericordiosi,
perché troveranno misericordia.
8
Beati i puri di cuore,
perché vedranno Dio.
9
Beati gli operatori di pace,
perché saranno chiamati figli di Dio.
10
Beati i perseguitati per la giustizia,
perché di essi è il regno dei cieli.

11
Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. 12 Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

Di gioia

Gesù sale sul monte. Sul monte si siede. Sul monte si installa, sul monte si fonda, si distende, kathìsantos sul monte, “essendosi seduto” sul monte. Più avanti, con lo stesso verbo, egli parlerà di se stesso come di colui che è invitato a sedere alla destra di Dio.
Il testo greco scrive che Gesù compie un gesto prima di pronunciare le Beatitudini: kài anòixas to stòma autòu, “e aperta la sua bocca”, espressione importantissima che ha rimandi in tutta la bibbia. Precedentemente, in Matteo 4,4, Gesù ha detto: Non di solo pane vivrà l’uomo ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio, usando la stessa espressione. In Siracide 15,5 è scritto: Essa [la Sapienza] l’innalzerà sopra i suoi compagni e gli farà aprire la bocca in mezzo all’assemblea. Gesù è salito, Gesù si è seduto, Gesù apre la sua bocca in un makàrioi, “beati”.
Gesù ci fa conoscere il desiderio di Dio, il desiderio e il volere di Dio per tutti e per ciascuno dei suoi figli, cioè che tutti siano nella gioia. Dio desidera gioia per i suoi figli perché Dio è gioia. Dio Padre è gioia e desidera che tutti i suoi figli siano felici, beati, ricchi di ogni bene e in pace. Il desiderio di Dio, la volontà di Dio è gioia, per questo il vangelo, la Parola di Gesù, è il libro della gioia ed è tessuto, intrecciato e illuminato da questo desiderio di Dio. Il vangelo è il libro della gioia, il libro per la gioia, il libro per far vivere l’umanità nella gioia. Quando la vita dell’uomo è sofferenza e disagio, dolore, miseria, schiavitù, mancanza e disarmonia, l’uomo dovrebbe solamente e umilmente chiedersi cosa potrebbe cambiare dei propri pensieri, delle proprie scelte e azioni in nome del vangelo, usando, seguendo, amando il vangelo.
Il vangelo, come Gesù stesso dice, è il libro della gioia, la Parola di vita che conduce alla gioia, ma, sotto l’inganno di Satana, l’umanità ha accolto il libro della gioia con sospetto, diffidenza, violenza, e l’ha fatto diventare, da una parte, motivo di persecuzione dei buoni, dei figli di Dio che amano la vita e l’amore, e, dall’altra, una religione ottusa e violenta che, pur annunciando il vangelo, è diventata causa di persecuzione, guerre, inquisizione.
Purtroppo il Maligno ha ingannato l’umanità a tal punto che è stato ed è possibile generare violenza in nome del vangelo e contro il nome del vangelo, ma il vangelo rimane il più innovativo, straordinario, indeformabile manuale d’uso per la felicità.
Un giorno, quando l’umanità sarà stanca di essere triste, infelice, schiava, misera, dolorante, sofferente, decadente, ignorante, violenta, si raccoglierà umilmente e con infinita gratitudine attorno al libro, all’unico libro della gioia, il cui cuore sono le Beatitudini, e inizierà a comprenderlo e a viverlo con amore e per amore della gioia. Siamo stati desiderati da Dio, che è gioia, siamo stati creati dalla gioia di Dio e vivremo per sempre nella gioia di Dio che ci ha voluti.