Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Domenica 27 Ottobre 2019

30a del Tempo Ordinario – Anno C

Parola del giorno
Siràcide 35,15b-17,20-22a; Salmo 33,2-3.17-19.23; Seconda lettera a Timòteo 4,6-8.16-18; Vangelo di Luca 18,9-14

Salmo 33,2-3.17-19.23

Il povero grida e il Signore lo ascolta.

2 Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
3
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.

17 Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
18
Gridano e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.

19 Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
23
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia.

Vangelo di Luca 18,9-14

In quel tempo, 9 Gesù disse ancora questa parabola per alcuni che avevano l’intima presunzione di essere giusti e disprezzavano gli altri: 10 «Due uomini salirono al tempio a pregare: uno era fariseo e l’altro pubblicano. 11 Il fariseo, stando in piedi, pregava così tra sé: “O Dio, ti ringrazio perché non sono come gli altri uomini, ladri, ingiusti, adùlteri, e neppure come questo pubblicano. 12 Digiuno due volte alla settimana e pago le decime di tutto quello che possiedo”.
13
Il pubblicano invece, fermatosi a distanza, non osava nemmeno alzare gli occhi al cielo, ma si batteva il petto dicendo: “O Dio, abbi pietà di me peccatore”. 14 Io vi dico: questi, a differenza dell’altro, tornò a casa sua giustificato, perché chiunque si esalta sarà umiliato, chi invece si umilia sarà esaltato».

Presunzione

Dio è supremo amore, misericordia senza limiti, perdono assoluto e pieno, compassione e commozione sconfinata, tenerezza dolcissima e ineffabile, ma c’è un genere di uomini che nemmeno lui può perdonare. Chi sono? Sono quelli che vivono nell’intima presunzione di essere giusti e disprezzano gli altri.

Dio non tratta con coloro che vivono
nell’intima presunzione di essere giusti e disprezzano gli altri.
Dio non ascolta coloro che vivono
nell’intima presunzione di essere giusti e disprezzano gli altri.
Dio non risponde a coloro che vivono
nell’intima presunzione di essere giusti e disprezzano gli altri.
Dio non comunica, non parla, non dialoga con quelli che vivono
nell’intima presunzione di essere giusti e disprezzano gli altri.
Dio non perdona, non comprende, non accoglie quelli che vivono
nell’intima presunzione di essere giusti e disprezzano gli altri.
Dio non difende, non protegge, non sostiene coloro che vivono
nell’intima presunzione di essere giusti e disprezzano gli altri.
Dio non segue, non cerca, non guarda quelli che vivono
nell’intima presunzione di essere giusti e disprezzano gli altri.

Dio rispetta tutti i suoi figli e le scelte di tutti i suoi figli. Dio rispetta profondamente anche quelli che vivono nell’intima presunzione di essere giusti e disprezzano gli altri, li rispetta ma non li aspetta. Non li aspetta tra le sue braccia, non li aspetta nella sua casa di luce. Nemmeno la vita eterna, la vita nella luce e nell’amore, li aspetta, perché dalla vita e da tutte le energie del creato chiunque si esalta sarà umiliato, e chi invece si umilia dalla vita e da tutte le energie del creato sarà esaltato.