Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Martedì 22 Ottobre 2019

29a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Prima lettera ai Romani 5,12.15b.17-19.20b-21; Salmo 39,7-10.17; Vangelo di Luca 12,35-38

Salmo 39,7-10.17

Ecco, Signore, io vengo per fare la tua volontà.

7 Sacrificio e offerta non gradisci,
gli orecchi mi hai aperto,
non hai chiesto olocausto né sacrificio per il peccato.
8
Allora ho detto: «Ecco, io vengo».

«Nel rotolo del libro su di me è scritto
9
di fare la tua volontà:
mio Dio, questo io desidero;
la tua legge è nel mio intimo».

10 Ho annunciato la tua giustizia
nella grande assemblea;
vedi: non tengo chiuse le labbra,
Signore, tu lo sai.

17 Esultino e gioiscano in te
quelli che ti cercano;
dicano sempre: «Il Signore è grande!»
quelli che amano la tua salvezza.

Vangelo di Luca 12,35-38

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «35 Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; 36 siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito.
37
Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. 38 E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!»

Pronti e beati

Siate pronti. Cioè svegli, scaltri, agili, leggeri. Siate pronti significa siate ininterrottamente, sempre centrati nella gratuità del cuore, rispettosamente sempre consapevoli, serenamente connessi, umilmente intelligenti, esistenzialmente preparati, capaci, affidabili.
Con le vesti strette ai fianchi. Cioè infaticabilmente ed efficacemente operativi nella gratuità. Con le vesti strette ai fianchi significa vigorosi nel servire umilmente e irrimediabilmente tenaci nel seminare il bene e la condivisione per la felicità di tutti. Significa essere inesauribilmente resistenti nel seminare ispirazione, pace, perdono, compassione e comprensione per il benessere di tutti.
E le lampade accese. La lampada rappresenta l’individuale essenza divina fornita a tutti gli uomini e le donne della terra. Individuale essenza divina che raccoglie in sé tutti i doni, la potenza spirituale, le capacità intellettuali, gli strumenti e i mezzi offerti all’uomo per vivere pienamente e felicemente la sua vita. Lampade accese significa che l’essenza spirituale e intellettuale dell’uomo, per dare veramente i suoi frutti in benessere e felicità, deve essere accesa, accesa nella fede. Fede che è essenzialmente non pensare mai male di Dio e della vita, non giudicare mai, mai, mai. La fede che permette all’uomo di sviluppare la propria essenza divina, mantenendo in ogni circostanza della vita uno sguardo interiore pieno di amore, tanto risvegliato nella consapevolezza, quanto immerso nella semplicità, tranquillamente e gioiosamente centrato, orientato, connesso a Dio, senza mai entrare in lotta e in sfida con la vita. Per evitare che la mente scivoli nel giudizio e nel pensare male di Dio è indispensabile la preghiera incessante.
L’invito di Gesù siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese, si potrebbe tradurre oggi per questa generazione: tenete l’intelligenza allenata nella gratitudine, lo spirito pronto e forte, il corpo atletico, energetico, sano, per seminare benessere e seguire il vangelo.