Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Sabato 19 Ottobre 2019

28a settimana del Tempo Ordinario

Parola del giorno
Lettera ai Romani 4,13.16-18; Salmo 104,6-7.8-9.42-43; Vangelo di Luca 12,8-12

Salmo 104,6-7.8-9.42-43

Il Signore si è sempre ricordato della sua alleanza.
Oppure: Il Signore è fedele per sempre.

6 Voi, stirpe di Abramo, suo servo,
figli di Giacobbe, suo eletto.
7
È lui il Signore, nostro Dio:
su tutta la terra i suoi giudizi.

8 Si è sempre ricordato della sua alleanza,
parola data per mille generazioni,
9
dell’alleanza stabilita con Abramo
e del suo giuramento a Isacco.

42 Così si è ricordato della sua parola santa,
data ad Abramo suo servo.
43
Ha fatto uscire il suo popolo con esultanza,
i suoi eletti con canti di gioia.

Vangelo di Luca 12,8-12

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «8 Io vi dico: chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini, anche il Figlio dell’uomo lo riconoscerà davanti agli angeli di Dio; 9 ma chi mi rinnegherà davanti agli uomini, sarà rinnegato davanti agli angeli di Dio.
10
Chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
11
Quando vi porteranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorità, non preoccupatevi di come o di che cosa discolparvi, o di che cosa dire, 12 perché lo Spirito Santo vi insegnerà in quel momento ciò che bisogna dire».

Evidente

Quando guardi un merlo, come si muove, come spicca il volo, come atterra, come mangia, cosa osservi? Quando guardi un gatto, come è strutturato, come salta, come scatta, come caccia, cosa osservi? Quando osservi uno scoiattolo, come corre su e giù lungo i tronchi degli alberi, come vola tra un ramo e l’altro, come si muove velocissimo, che quasi l’occhio non riesce a seguirlo, cosa noti? Quando vedi un pesce che nuota e guizza in un fiume, e osservi come si muove nell’acqua, e poi alzi lo sguardo per osservare lungo il pelo dell’acqua le altre curve del fiume che scorre adagiato sulla pianura, e poi l’occhio si estende verso le montagne innevate, con il sole che tramonta dietro le loro cime, e più in alto c’è già la luna e la prima stella del tramonto, cosa osservi, cosa noti?
Quando osservi e studi il corpo umano, composto di 100.000 miliardi di cellule, ognuna delle quali compie 100.000 processi elettrochimici al secondo, cosa noti? Quando guardi l’essere umano, l’essere più complesso del creato a noi conosciuto, così perfetto, raffinato, così potente e fragile al tempo stesso, cosa noti, cosa osservi? Quando ti rendi conto che in questo pianeta la vita è impeccabilmente organizzata in miliardi di specie animali e vegetali, e vive in un ecosistema dove clima e composizione dell’aria, temperatura degli oceani, pressione atmosferica, forza gravitazionale, campi elettromagnetici e tutte le altre forme di energia presenti sul pianeta sono in perfetto equilibrio per sostenere la vita, cosa noti? Guardando il muoversi della natura qual è la prima evidenza che si nota?
La prima evidenza che si nota è che nelle macrodimensioni dei sistemi galattici e stellari e nelle microdimensioni degli atomi, delle molecole e delle cellule, tutto, assolutamente tutto in natura è intelligente, splendidamente, multiformemente, maestosamente intelligente. Anche solo soffermandosi a guardare la vita sulla terra, senza estendere oltre lo sguardo, si nota in modo evidentissimo che ogni più piccola forma di vita sulla terra è intelligente, è intelligente perché sa sempre, esattamente cosa fare, come farlo, quando farlo, perché farlo. È tutto così stupendamente e sorprendentemente intelligente che è impossibile non notare un’altra, meravigliosa evidenza: se tutto si muove in modo intelligente, significa che tutto e ogni cosa è sempre, perfettamente, assolutamente connesso. In natura risulta evidente che ogni creatura, pur avendo le proprie caratteristiche e peculiarità individuali, è sempre e completamente connessa con il tutto e con l’Uno. Quello che risalta immediatamente, guardando e osservando ogni forma di vita, di energia presente in natura, è che tutto e ogni cosa è connesso con tutto e ogni cosa. Nulla è sconnesso, nulla è separato, nulla è diviso. Tutto in natura è potentemente autonomo e, al tempo stesso, grandiosamente interdipendente. Negare questa evidenza, negare l’intelligenza e la connessione di tutto ciò che vive ed esiste è negare la bellezza e l’amore da cui tutto è nato. Negare che tutto è intelligente e connesso è negare il centro propulsore della vita, è bestemmiare lo Spirito Santo, che è lo Spirito della bellezza e dell’amore. Negare l’intelligenza della vita è negare che tutto origina dalla bellezza, negare che tutto è connesso è negare che tutto origina dall’amore. Per questo, negare l’intelligenza e la connessione di tutto ciò che esiste è bestemmiare lo Spirito Paraclito, lo Spirito della vita, lo Spirito madre e matrice di ogni sapienza, bellezza, intelligenza, conoscenza.
Se l’umanità vive in uno stato di ignoranza spirituale e di oscurantismo intellettuale tali da non riconoscere in Gesù, il Figlio di Dio, il Messia, e lo rifiuta, le sarà perdonato. Ma per l’umanità che non riconosce nemmeno l’evidenza dell’intelligenza della connessione di tutto ciò che esiste, e dunque la bellezza e l’amore da cui tutto ha origine, non ci può essere perdono. Per una presa di posizione mentale così sciocca, arrogante, superba, immersa nel pregiudizio e nel pensare male di Dio, non c’è perdono in terra e in cielo. Ecco perché Gesù avverte: chiunque parlerà contro il Figlio dell’uomo, gli sarà perdonato; ma a chi bestemmierà lo Spirito Santo, non sarà perdonato.
Negare l’intelligenza e la connessione della vita è negare l’evidenza della bellezza e dell’amore da cui si è nati e si è stati generati, e chi nega l’evidenza della bellezza e dell’amore, bestemmia lo Spirito della bellezza e dell’amore. Colui che nega l’evidenza che tutto origina dalla bellezza e dall’amore dello Spirito, bestemmia la Vita, la vita stessa di cui lui stesso è fatto.