Questa sezione presenta quotidianamente il Vangelo del Giorno accompagnato da una riflessione, insieme all'antifona e al Salmo corrispondente, che in alcuni particolari periodi dell’anno liturgico potranno essere musicati e cantati. Ogni giorno potrai vivere la Parola, leggerne il commento e scaricare tutto in formato PDF dalla sezione sinistra del sito.

Venerdì 18 Ottobre 2019

San Luca, evangelista

Parola del giorno
Seconda lettera Timòteo 4,10-17b; Salmo 144,10-13b.17-18; Vangelo di Luca 10,1-9

Salmo 144,10-13b.17-18

I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno.

10 Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
11 Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.

12 Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
13 Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.

17 Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
18 Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.

Vangelo di Luca 10,1-9

In quel tempo, 1 il Signore designò altri settantadue e li inviò a due a due davanti a sé in ogni città e luogo dove stava per recarsi.
2
Diceva loro: «La messe è abbondante, ma sono pochi gli operai! Pregate dunque il signore della messe, perché mandi operai nella sua messe! 3 Andate: ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi; 4 non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada.
5
In qualunque casa entriate, prima dite: “Pace a questa casa!” 6 Se vi sarà un figlio della pace, la vostra pace scenderà su di lui, altrimenti ritornerà su di voi. 7 Restate in quella casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perché chi lavora ha diritto alla sua ricompensa. Non passate da una casa all’altra. 8 Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, 9 guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: “È vicino a voi il regno di Dio”».

Come e perché

Come devono andare i discepoli di Gesù nel mondo? Gesù è preciso: Ecco, vi mando come agnelli in mezzo a lupi. Gesù manda i suoi discepoli nel mondo con la potenza del suo Spirito e della sua Parola ma vuole che siano pienamente consapevoli che andranno nel mondo come agnelli, cioè come persone miti e umili, assolutamente sganciate e libere da qualsiasi forma di potere e protezione umani. Vuole che siano pienamente consapevoli che il mondo li combatterà, li assalirà, esattamente come i lupi possono aggredire gli agnelli.
Con quale modalità i discepoli si devono presentare al mondo cui sono mandati? Gesù è preciso: non portate borsa, né sacca, né sandali e non fermatevi a salutare nessuno lungo la strada. Gesù manda i suoi discepoli nel mondo con la grazia del suo Spirito e l’efficacia della sua Parola ma vuole che siano pienamente consapevoli che c’è un solo modo di espletare il mandato, ed è quello di farlo senza mai collegare il mandato ai soldi, ai possedimenti, al possesso, alla ricchezza, alle protezioni umane, ai legami e agli attaccamenti umani.
Perché Gesù manda i suoi discepoli nel mondo, qual è lo scopo del mandato? Gesù è preciso: Quando entrerete in una città e vi accoglieranno, mangiate quello che vi sarà offerto, guarite i malati che vi si trovano, e dite loro: è vicino a voi il regno di Dio. Gesù manda i suoi discepoli nel mondo espressamente per due motivi: guarire i malati e annunciare al mondo che il regno di Dio è vicino. Cosa significa annunciare al mondo che il regno di Dio è vicino? Significa annunciare all’umanità che è assolutamente possibile per l’uomo vivere felice, sano, in pace e in armonia come Dio desidera. Significa ispirare l’umanità a immergersi nella Parola di Gesù che contiene tutte le informazioni, le procedure e l’energia per guidare l’uomo sulla strada della felicità e della pace.
Perché Gesù, insieme al mandato di annunciare la sapienza e l’intelligenza della Parola del vangelo, dona ai suoi discepoli la potenza di guarire tutte le malattie dell’uomo? A causa dell’ignoranza, del pregiudizio, dei tabù, del fanatismo, della superstizione, delle subculture, delle convenzioni, delle convinzioni umane, il messaggio di Gesù, annunciato dai discepoli, potrebbe essere facilmente rigettato dall’umanità e, rifiutando il messaggio di Gesù, l’uomo, di fatto, getterebbe via le procedure perfette e funzionali che possono permettere all’uomo di vivere nella gioia, nella felicità, nella salute, con intelligenza e in armonia. Per ridurre al minimo il rischio che, per molti motivi, l’umanità possa respingere le procedure del vangelo, e dunque allontanarsi dalla possibilità di essere felice e sana, Gesù ha fornito i suoi discepoli del potere di guarire i malati che incontrano lungo il loro viaggio, per dare un segnale estremamente forte, empirico, evidente, esperienziale della potenza, dell’intelligenza, della superiorità spirituale e intellettuale della Parola che i discepoli annunciano. Guarire gli ammalati fa parte integrante, sostanziale del compito degli annunciatori del vangelo, non solo per risollevare l’uomo dalla sofferenza e dalla degenerazione psicofisica, ma anche per rivelare all’umanità, in modo inequivocabile, inconfondibile, indubitabile, qual è la potenza reale, l’evidenza intellettuale, l’efficacia assoluta della Parola che i suoi discepoli annunciano secondo il mandato di Gesù, il figlio di Dio. La Parola di Gesù è indispensabile perché l’uomo possa guarire spiritualmente e intellettualmente, e per questo Gesù ha legato indissolubilmente la potenza e la bellezza dell’annuncio della sua Parola, alla potenza e alla bellezza del poter guarire l’uomo fisicamente.